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Gaza, rotta la tregua: Israele riprende i raid, ucciso un bambino palestinese di 5 anni

Tre razzi sparati presumibilmente da Hamas e caduti in un’area disabitata di Israele hanno fatto saltare il cessate il fuoco.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE: La tregua saltata tra Israele e palestinesi ha portato con sé un nuovo carico di morte e dolore. L'aviazione di Tel Aviv, infatti, ha ripreso a bombardare la Striscia di Gaza: dieci gli obiettivi colpiti, centinaia le famiglie in fuga alla ricerca di luoghi sicuri che, tuttavia, sembrano essere inesistenti. I raid hanno – come prevedibile – mietuto una prima nuova vittima. Si tratta di un bambino di 5 anni; altre 15 persone sono rimaste ferite, alcune delle quali gravemente.

Proprio quando i colloqui in Egitto sembravano lasciar trapelare la possibilità di un cessate il fuoco duraturo la tregua sulla Striscia di Gaza è stata rotta. Tre razzi, presumibilmente sparati da miliziani di Hamas ma comunque precipitati in aree disabitati, hanno dato il là all'esercito israeliano, che si prepara a riprendere gli attacchi su una Gaza già martoriata dalle tre settimane di bombardamenti incessanti via aria, terra e mare. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato alle forze armate di prepararsi a rispondere al lancio dei tre razzi. Il cessate il fuoco, che sarebbe dovuto terminare a mezzanotte, è quindi finito.

I punti discussi nelle trattative tra Israele e Hamas

Solo ieri sera l'accordo tra Israele e diplomatici palestinesi sembrava assai vicino. Lo stesso Izzat al Rishq, funzionario di Hamas, al quotidiano al Risala aveva spiegato. "Utilizzeremo ogni secondo e ogni opportunità possibile per consentire il successo dei negoziati. Una gran parte dei membri della delegazione palestinese non voleva un’ulteriore estensione della tregua, ma alla fine abbiamo accettato la proposta egiziano per non essere accusati del fallimento delle trattative". Ma intorno a cosa ruotavano i negoziati? Hamas chiedeva il soddisfacimento di una serie di punti, tra i quali il ripristino dell'energia elettrica, l'ingresso di materiale da costruzione nella Striscia di Gaza sotto supervisione internazionale, l'avvio della costruzione di un porto a Gaza, la ricostruzione delle città distrutte, l'apertura dei valichi per l'ingresso e l'uscita dalla Striscia, l'estensione dell'area marittima da 3 a 9 miglia dalla costa e poi fino a 12 miglia nell'arco di 6 mesi e il rilascio dei prigionieri politici palestinesi. Israele, dal canto suo, chiedeva invece il disarmo delle organizzazioni palestinesi operanti nella Striscia di Gaza.

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