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Foto di Bin Laden morto: scetticismo, curiosità e pericoli in rete

Continua a serpeggiare il dubbio che la morte di Osama Bin Laden sia reale: dopo il mistero sulle foto della morte e quello del cadavere seppellito in mare l’incertezza troneggia e l’Occidente attende conferma dalla prova del DNA.
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foto falsa osama

Che il fatto sia successo ormai è cosa nota, ma le prove? Il giallo attorno alla morte di Osama Bin Laden diventa di ora in ora più consistente. Per anni l'Occidente è stato tormentato da una sorta di ectoplasma mediatico che pontificava contro l'infedeltà degli Stati Uniti dalle aspre montagne dell' Afghanistan: attorniato da uno stuolo di seguaci, con il kalashnkov tra le mani Bin Laden è diventato un'entità la cui esistenza è stata messa più volte in dubbio. Dopo il mistero sull'autenticità delle foto, anche la sua morte rischia di passare come una bufala.

Il sito Agoravox ha infatti reso noto che l'immagine diffusa a seguito dell'operazione in cui Bin Laden è stato ucciso è in realtà frutto di un fotomontaggio che miscelerebbe una foto del capo di Al Qaeda con quella di un altro terrorista ucciso. Si tratterebbe di un vero e proprio falso, secondo quanto confermato anche da fonti ufficiali statunitensi.
Ad alimentare il mistero ci sarebbe anche il giallo sul cadavere di Bin Laden che sarebbe stato sepolto in mare. A detta di un alto responsabile dell'amministrazione Obama il corpo, in un primo momento sarebbe stato affidato alle milizie statunitensi che successivamente hanno provveduto alla sua inumazione: "La sepoltura ha già avuto luogo. Abbiamo fatto tutto il possibile perché il corpo fosse trattato secondo le tradizioni musulmane. E' un compito che abbiamo preso molto seriamente." Ad ogni modo gli Stati Uniti non avrebbero fornito indicazione su dove sarebbe stato seppellito il corpo.

Intanto sul caso c'è anche un allarme informatico: la febbre delle foto sulla morte di Bin Laden cresce e lo sanno bene gli hacker che per l'occasione hanno già montato su siti malevoli per rubare dati ed identità degli utenti curiosi. Stessa cosa succede su Facebook: un link "civetta" annuncia la possibilità di visionare  il video delle torture inflitte al terrorista, ma è una bufala anche questa. Una volta sulla pagina non sarà possibile  visionare il video delle torture, perchè al momento non ve ne sarebbe traccia. Purtroppo per gli utenti ormai il danno è fatto: i dati sono in pericolo. Occorre dunque frenare gli entusiasmi e la voglia di sapere ad ogni costo: i risultati dell'esame del DNA saranno resi noti nelle prossime ore.

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