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Covid 19

“Mai lasciare le vostre case”: in Cina il lockdown non si ferma nemmeno per scappare dal terremoto

Continua l’emergenza Covid-19 in Cina: nella città di Chengdu le autorità hanno imposto ai cittadini di rimanere in lockdown anche se poco distante era stato registrato un terremoto di magnitudo 6,8.
A cura di Ida Artiaco
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In Cina non si ferma la nuova ondata di Covid-19 che ha fatto tornare milioni di persone in lockdown.

Lo sanno bene gli abitanti di Chengdu, capoluogo della provincia sud-occidentale di Sichuan, dove le autorità locali stanno utilizzando i droni per controllare che nessuno esca dalle proprie abitazioni. Neppure in caso di eventi straordinari, come il terremoto.

Le misure anti Covid sono state mantenute, infatti, nonostante un forte sisma di magnitudo 6,8, che è stato registrato nelle scorse ore nei pressi della città da ben 21 milioni di abitanti.

Alcuni video circolati in rete mostrano addetti alla sicurezza impedire ai cittadini di uscire dai condomini in cui vivono. Alcuni residenti hanno raccontato che è stato detto loro di rimanere all'interno delle proprie abitazioni – riferisce la Bbc – e quando hanno provato a uscire hanno trovato le porte chiuse.

Secondo quanto previsto dalla politica Zero Covid messa in campo da Pechino, i condomini in cui almeno una persona è risultata positiva vengono designati come "aree sigillate" e ai residenti è vietato mettere piede fuori dalle proprie case, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno il virus.

Il sisma è stato segnalato in un'area montuosa nella contea di Luding, che si trova ai margini dell'altopiano tibetano a circa 200 chilometri da Chengdu. 37 persone sono morte nella città di Moxi a causa del sisma, che ha anche provocato un blackout e danneggiato numerosi edifici.

Nonostante abbia registrato solo una decina di casi casi positivi, il lockdown di Chengdu è tra i più rigidi in Cina dopo quello di Shanghai dei mesi scorsi, che aveva dato il via ad una serie di proteste.

Al momento sono in totale 65 milioni i cinesi divisi in 33 città, tra cui sette capoluoghi di provincia, ad essere sottoposti a vari livelli di blocco mentre il governo sta scoraggiando i viaggi durante l'avvicinarsi delle festività nazionali. Sono stati segnalati finora focolai in 103 città, il numero più alto dai primi giorni della pandemia all'inizio del 2020.

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