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Guerra in Ucraina

La mappa aggiornata della guerra in Ucraina: come sta andando la nuova offensiva russa nel Donbass

Come si sta sviluppando l’invasione russa dell’Ucraina: tentativi di espansione nel Donbass, verso Donetsk e Luhansk. A Sud resistono ancora Mariupol e Odessa. L’esercito russo lascia Kiev e Chernihiv.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La Russia ha invaso l'Ucraina ormai più di 40 giorni fa, precisamente il 24 febbraio. Le forze armate russe, ora, hanno abbandonato Kiev ma le truppe spedite in Bielorussia per il rifornimento, secondo l'Institute for the Study of War, potrebbero non riacquisire la piena capacità di combattimento per un po' di tempo. Per questo, sempre secondo ISW, non è chiaro se e come saranno ridistribuite. Tutti gli sforzi bellici di Mosca, adesso, potrebbero essere concentrati sul Donbass, ossia la regione che comprende Donetsk e Luhansk, prima della guerra dichiaratamente indipendentista e sostenitrice della Russia. Il Cremlino punta alla "completa liberazione", della regione, in altre parole al controllo di tutta l'area.

I tentativi di espansione russa a Est

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Le truppe russe hanno ottenuto piccole conquiste nei pressi di Luhansk con gli attacchi aerei attorno a Rubizhne. Bombardamenti russi anche su Kharkiv, a nord di Luhansk. Lo scopo è quello di avanzare verso Donetsk, precisamente a Slovyansk, in modo da circondare le forze ucraine a est per poi formare una morsa con l'offensiva anche a Sud . Nel frattempo il sindaco di Dnipro, vicina in linea d'aria a Donetsk, ha chiesto a donne, anziani e bambini di lasciare la città prima di un'intensificazione significativa dell'offensiva russa. Almeno 3 treni per l'evacuazione dei civili sono stati bloccati dagli attacchi aerei russi sulla ferrovia di Barvinkove, nell'oblast di Donetsk. Migliaia di passeggeri a bordo sono rimasti bloccati sull'unica linea ferroviaria ancora sotto il controllo di Kiev.

L'Ucraina resiste al Sud

Più o meno invariata, invece, la situazione a Mariupol che continua a resistere al Cremlino. La città è accerchiata dai soldati russi da inizio marzo e si trova in una situazione di profonda crisi umanitaria. Kiev mantiene il controllo del centro, ma l'avanzata russa si fa pressante e non è chiaro quanto la città possa resistere senza ricevere gli aiuti umanitari. Probabilmente più di 100.000 persone sono intrappolate a Mariupol senza elettricità, cibo e medicinali.

A ovest la Russia ha tentato di spingersi verso Odessa per bloccare l'accesso del Paese al Mar Nero. Nonostante i bombardamenti, la controffensiva ucraina è riuscita a respingere le truppe verso Kherson.

Cosa sta accadendo nel resto del Paese

La Russia hanno ormai ritirato buona parte delle truppe che accerchiava Kiev, Makariv e Chernihiv. I tentativi di entrare nella capitale sono falliti dopo 43 giorni di offensiva russa. I soldati hanno lasciato anche l'aeroporto di Hostomel, teatro di combattimenti intensi dal 24 febbraio. Con l'abbandono delle zone attorno a Kiev, è emersa anche la situazione di estrema crisi di Bucha, cittadina nei pressi della capitale. Qui le immagini di cadaveri in strada e fosse comuni hanno suscitato l'indignazione dell'Occidente, tanto da portare a un quinto pacchetto di sanzioni dell'Unione Europea. Il ritiro disordinato delle truppe, molte delle quali inviate in Bielorussia per rifornimenti, ha favorito la controffensiva ucraina che spesso è riuscita a chiudere in una morsa i soldati del Cremlino, respingendo così di fatto in maniera efficace le forze armate, permettendo a Zelensky di guadagnare terreno. Lo scopo è quello di spingersi fino a Kharkiv per poi combattere attivamente l'offensiva di Mosca.

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