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Covid 19

La Baviera vuole riaprire le scuole e ha comprato 100 milioni di test rapidi per studenti e prof

La Baviera, il più grande leander tedesco, ha acquistato cento milioni di autotest rapidi che verranno consegnati gratuitamente a tutte le famiglie di bambini in età scolare. Chi lo vorrà potrò tornare a frequentare lezioni in presenza già a partire dalla prossima settimana. I sindacati però insorgono: “I test rapidi non sono affidabili”.
A cura di Davide Falcioni
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Nonostante anche la Germania sia alle prese con la terza ondata di contagi in Baviera le scuole riapriranno già a partire da lunedì grazie a un programma di test a tappeto su tutti gli studenti: il più grande leander tedesco ha infatti acquistato cento milioni di autotest rapidi che verranno consegnati gratuitamente a tutte le famiglie di bambini in età scolare. Markus Söder, presidente del leander, ha annunciato che i primi 11 milioni di test arriveranno nel giro di pochi giorni.

Il programma di test di massa stabilito dalla Baviera prevede che gli studenti si sottopongano volontariamente ad un tampone alla settimana, mentre gli insegnanti hanno la possibilità di sostenerne due. Il test non è obbligatorio e naturalmente solo in caso di esito negativo ci si potrà recare a scuola per partecipare alle lezioni in presenza. La strategia bavarese è stata duramente contestata da tutti i sindacati, che hanno fatto notare come la sensibilità dei test antigenici rapidi sia ancora piuttosto bassa e quindi siano altamente probabili "falsi negativi": "I nostri insegnanti hanno paura di contagiarsi. Molti di loro non sono ancora stati vaccinati e nelle scuole non sono garantite le condizioni di sicurezza necessarie per lavorare serenamente". Insomma, il programma bavarese rischia di trasformarsi in un vero e proprio flop.

Robert Koch Institut: "Ci sono segnali che è iniziata la terza ondata"

In Germania secondo i dati diffusi dal Robert Koch Institut i contagiati da inizio pandemia sono stati oltre 2,5 milioni e i morti sfiorano quota 73mila. L'incidenza su 100mila abitanti degli ultimi sette giorni è di 69,1, e il capo dell'istituto Robert Koch, Lothar Wieler, si è detto molto preoccupato: "Ci sono segnali chiari: la terza ondata della pandemia è già iniziata in Germania. Sono molto preoccupato. Distanziamento e mascherine sono ancora necessari", ha dichiarato parlando ai giornalisti dell'associazione delle Nazioni Unite Acanu di Ginevra. Wieler ha descritto la campagna di vaccinazione come una corsa contro il virus. Il traguardo è in vista: se non ci saranno interruzioni dovute a tempi di fermo della produzione o altri motivi, l'80% della popolazione potrebbe essere immune entro l'autunno. "A quel punto tutte le misure potrebbero essere revocate", ha detto Wieler.

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