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Guerra in Ucraina

In Danimarca vince il sì al referendum su adesione a politica di difesa e sicurezza comune dell’Ue

Con il referendum che si è tenuto oggi la Danimarca ha detto sì all’adesione del Paese alla politica di difesa e di sicurezza comune dell’Unione Europea. “Abbiamo inviato un segnale ai nostri alleati e abbiamo inviato un segnale a Putin”, ha commentato la premier Mette Frederiksen.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un altro riflesso dell'invasione russa in Ucraina, e l'Europa si compatta ulteriormente. La Danimarca dice sì all'adesione alla politica di difesa e di sicurezza comune dell'Unione europea. "C'è stato un tempo per una riserva di difesa: ora è giunto il tempo dell'unità", ha commentato così i risultati del referendum la premier danese, Mette Frederiksen, annunciando la vittoria per la revoca della riserva di difesa.

In pratica il referendum ha chiamato i danesi a esprimersi su una clausola di esclusione volontaria concordata con Bruxelles 30 anni fa, che fino ad ora ha tenuto il Paese del Nord Europa fuori dalla politica di difesa e sicurezza comune nell'Unione europea. La Danimarca è membro dell'Ue dal 1973, ma ha frenato il trasferimento di più potere a Bruxelles nel 1992, quando il 50,7 per cento dei danesi bocciò il Trattato di Maastricht, il trattato istitutivo dell'Ue. Ma quel trattato per entrare in vigore doveva essere ratificato da tutti gli Stati membri, e così per convincere i danesi ad approvarlo, Copenaghen negoziò con Bruxelles una serie di esenzioni e alla fine, l'anno successivo, i danesi lo approvarono. Da allora, la Danimarca è rimasta al di fuori della moneta unica europea, l'euro (che ha respinto in un referendum del 2000), ed è rimasta esclusa dalle politiche comuni in materia di giustizia, affari interni e difesa.

Con la vittoria del sì alla consultazione di oggi – con un dato che dovrebbe aggirarsi intorno al 65-66 per cento – si abolisce la legge che impediva fino a oggi alla Danimarca di partecipare alle riunioni sulla politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea. "Stasera, la Danimarca ha inviato un segnale molto, molto chiaro. Abbiamo inviato un segnale ai nostri alleati e abbiamo inviato un segnale a Putin", ha detto ancora la premier, con un riferimento esplicito alla guerra in Ucraina e al presidente russo. "Questa, sì, è una dichiarazione di fiducia. E sì, e ne prendiamo atto concretamente", ha detto la premier. "Dobbiamo ricordare che un terzo dei danesi ha votato no e che molti nel nostro Paese sono anche contrari all'Ue", ha tuttavia ricordato Frederiksen.

"La Danimarca ha votato sì all'adesione all'Unione europea di sicurezza e difesa. Dopo trent'anni i danesi hanno cancellato la loro decisione di uscire. Un altro piccolo muro è caduto. Un'altra risposta è stata data all'aggressione di Putin", ha scritto su Twitter il segretario del Partito democratico Enrico Letta.

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