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Conflitto Israelo-Palestinese

Il papà di Shani Louk: “Mia figlia uccisa da Hamas subito dopo la cattura, non ha sofferto”

Parla il papà di Shani Louk, la 22enne con doppia cittadinanza tedesca e israeliana rapita da Hamas durante il rave party nel sud di Israele lo scorso 7 ottobre: “Mia figlia uccisa subito dopo la cattura. Non ha sofferto. Amava ballare ed era spiritosa: voglio che venga ricordata così”.
A cura di Ida Artiaco
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"Mia figlia è stata uccisa subito dopo il rapimento di Hamas, sono sicuro che non ha sofferto". A parlare è Nissim Louk, papà di Shani Louk, la 22enne con doppia nazionalità tedesca e israeliana che era stata catturata e torturata dal gruppo estremista islamico dopo il raid al rave party nel Kibbutz di Re'em, a pochi passi dalla Striscia di Gaza, lo scorso 7 ottobre. Dopo 3 settimane di angoscia, ieri la madre e la sorella hanno annunciato la sua morte. Secondo quanto rivelato dal presidente israeliano Isaac Herzog, alla giovane sarebbe stata tagliata la testa.

Il padre della 22enne ha raccontato che Shani e le sue amiche hanno cercato di sfuggire al massacro correndo verso la loro macchina, ma dieci minuti dopo sono state raggiunte da terroristi armati di Hamas che hanno sparato al veicolo, uccidendo sua figlia "sul colpo".

Tuttavia, ancora non è chiaro cosa sia realmente successo prima della morte della giovane. Il presidente israeliano Yitzchak Herzog ha affermato che la partecipante al festival è stata decapitata e che le autorità israeliane avevano trovato la base del suo cranio. "Sono davvero spiacente di riferire che abbiamo ricevuto la notizia che Shani Nicole Louk è stata assassinata. Il suo cranio è stato ritrovato", ha detto Herzog al quotidiano tedesco Bild, aggiungendo: "Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano gli israeliani. È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia".

La ragazza era stata riconosciuta in un video in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda su una jeep dopo il raid al Nova Festival sabato 7 ottobre, nel cuore del deserto a pochi passi dalla striscia di Gaza. Aveva le gambe spezzate e un uomo le sputava sulla testa. Non era chiaro se fosse viva in quelle immagini, ma la madre ha in seguito affermato che la figlia era ricoverata in un ospedale di Gaza dopo aver riportato una grave ferita alla testa. Adesso però la sua famiglia crede che Shani sia stata uccisa il giorno stesso dell'attacco.

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Nissim Louk ha affermato che sua figlia è stata uccisa a colpi di arma da fuoco dieci minuti dopo essere fuggita dal festival, suggerendo che fosse già morta nel filmato in cui giaceva immobile nel retro di un camion. "Fino alle 6.45 circa del 7 ottobre, Shani stava ancora ballando e scatenandosi alla festa ed era circondata da tutti i suoi migliori amici", ha detto il papà al sito di notizie israeliano N12.

A circa 3 settimane dal raid, l'IDF e i volontari della squadra di risposta alle emergenze Zaka hanno detto che l'osso della base del cranio che era stato ritrovato corrispondeva al DNA di Shani. "È positivo che finalmente ci abbiano dato una risposta definitiva, questo è di conforto", ha detto Nissim Louk a Ynet. "Almeno so che non è stata gettata in qualche tunnel di Gaza. Mia figlia amava ballare. Era molto intelligente e spiritosa. È così che voglio che venga ricordata".

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