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Covid 19

Allarme dell’Fmi: “Il Coronavirus può spingere 100 milioni persone sull’orlo dell’estrema povertà”

La pandemia di Coronavirus rischia di gettare sull’orlo della povertà estrema ben 100 milioni di persone in tutto il mondo: è questo l’allarme lanciato dal direttore del Fondo Monetario internazionale, Kristalina Georgieva che ha anche indicato la strada per la ripresa: “Investire di più sull’assistenza sanitaria e sull’istruzione”.
A cura di Ida Artiaco
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La pandemia di Coronavirus rischia di gettare sull'orlo della povertà estrema ben 100 milioni di persone in tutto il mondo. Ad affermarlo è il direttore del Fondo Monetario internazionale, Kristalina Georgieva che ha sottolineato come i governi, a livello globale, abbiano già speso oltre 10mila miliardi di dollari per frenare gli effetti economici di Covid-19, ma evidentemente non è stato abbastanza. Altri sforzi e sacrifici dovranno essere fatti nei prossimi mesi per evitare che la situazione peggiori ulteriormente a causa della crisi e delle nuove spese dovranno essere fatte per evitare la perdita di posti di lavoro e prevenire un aumento delle diseguaglianze.

"Per promuovere una ripresa più inclusiva, gli investimenti dovrebbero focalizzarsi sul miglioramento dell'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione, sul rafforzamento della difesa dell'ambiente, sull'ampliamento dell'accesso delle famiglie a basso reddito e delle piccole imprese ai prodotti e alle tecnologie finanziarie", ha aggiunto Georgieva in un blog sul sito del Fmi. "Nel medio termine ci sarà spazio per migliorare l'efficienza della spesa pubblica", ha aggiunto il direttore, parlando anche di una riforma delle tasse. "Alcune economie avanzate ed emergenti potrebbero aumentare le tasse più alte sui redditi personali". Infine, "i Paesi potrebbero anche assicurarsi che il loro sistema riesca a catturare i guadagni dai ‘vincitori' della crisi, incluse forse le attività digitali. E dovrebbe esserci uno sforzo concertato contro i flussi illeciti e le scappatoie fiscali".

Le parole del direttore del Fondo Monetario Internazionale arrivano nel giorno in cui i timori di una nuova ondata del Coronavirus negli Stati Uniti e in America Latina, accompagnati dall’allarme della Fed sui considerevoli rischi che corre l’economia Usa, hanno messo sotto pressione i listini. E dopo il crollo delle Borse europee, che hanno chiuso in profondo rosso, bruciando ben 328 miliardi di capitalizzazione in un'unica seduta, anche Wall Street è in rosso a fine mattinata (ora locale): il Dow Jones perde il 5,01%, il Nasdaq cede il 3,45% mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lascia sul terreno il 3,49%.

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