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Electrolux, Zanonato: “Produzione resterà in Italia e senza aiuti di Stato”

In vista del tavolo di trattativa il Ministro dello Sviluppo assicura: “Mi impegno personalmente a fare in modo che tutta la produzione Electrolux resti in Italia”
A cura di Antonio Palma
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"Mi impegno personalmente a fare in modo che tutta la produzione Electrolux resti in Italia e lo faremo senza aiuti di Stato", lo ha assicurato questa mattina il Ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai 3 sul caso della crisi dell'azienda di elettrodomestici svedese. Durante l'intervista il Ministro si è lamentato di alcune notizie a suo dire fuorvianti e false che sono state diffuse in questi giorni sul caso Electrolux e in particolare sul taglio degli stipendi dei dipendenti. Sulla trattativa Electrolux in Italia "sono state date notizie false che hanno creato allarme, non ci sarà un taglio degli stipendi del 40 per cento" ha assicurato infatti Zanonato. Il Ministro è apparso molto ottimista sul caso ricordando la positiva conclusione della vertenza dell'Indesit: "Abbiamo risolto il caso Indesit. E fino al 2018 non ci saranno problemi". "Oggi il quadro della situazione è più chiaro. Stiamo cercando di comprendere come mantenere la produzione in Italia" ha proseguito Zanonato, proponendo "Ci possono essere accordi di solidarietà come si è fatto in altri casi. Ma un taglio del 40 per cento non lo vedo".

Il tavolo di trattativa al Ministero – Intanto proprio oggi a partire dalle 15 al Ministero dello sviluppo economico si aprirà il tavolo di trattativa sulla Electrolux. Zanonato incontrerà i rappresentanti dell'azienda, quelli dei lavoratori e delle regioni interessate per cercare di stabilire un primo contatto tra le parti sul piano di riorganizzazione dell'azienda. Tra sindacati e gruppo svedese comunque proseguono i botta e risposta a distanza. Dopo le notizie diffuse dai sindacati secondo cui l'azienda avrebbe proposto un drastico taglio degli stipendi, gli svedesi invece parlano di un taglio in busta più contenuto, "dell'8%, di 3 Euro l'ora e, quindi, di circa 130 Euro al mese". I rappresentanti dei lavoratori però hanno replicato accusando: "Usano una matematica fantasiosa". I lavoratori della Electrolux, in attesa del tavolo di trattativa, per il momento continuano la loro mobilitazione contro il piano dell'azienda e da questa mattina hanno bloccato gli ingressi degli stabilimenti.

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