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“Nessun prelievo forzoso sui conti correnti”. Il tesoro smentisce i rumors di Libero

Il ministero dell’economia rassicura che non verranno effettuati prelievi forzosi sui conti correnti degli italiani.
A cura di Davide Falcioni
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Il Ministero dell'Economia ha comunicato che sono "destituite di ogni fondamento le ipotesi riportate su alcune testate giornalistiche relative a prelievi su conti correnti e depositi bancari". La dichiarazione del dicastero di Saccomanni arriva a poche ore dalla pubblicazione in esclusiva, da parte del quotidiano Libero, di un editoriale a firma di Maurizio Belpietro intitolato "Occhio ai conti: c'è aria di prelievo forzoso". Nell'articolo il direttore del quotidiano di centrodestra , citando rumors ministeriali, scriveva:

Il passaparola riferisce infatti che al momento giusto, quando la situazione si sarà ingarbugliata per bene e bisognerà porvi rimedio in tempi brevi; quando il Cavaliere grazie ai processi sarà alle corde e ridotto al silenzio dagli arresti domiciliari; cioè quando il Paese sarà cotto al puntino da essere servito in tavola, ecco arrivare la madre di tutte le soluzioni, ovvero l’arma letale per il ceto medio, vale a dire il prelievo forzoso sui conti correnti.

Poi Belpietro prosegue, ricordando il Governo Amato:

La misura non è una novità per gli italiani, perché in passato fu usata da Giuliano Amato per far quadrare i conti. Senza dir niente a nessuno e profittando delle tenebre, l’allora presidente del Consiglio non guardando in faccia a nessuno scippò il sei per mille. Gente che doveva l’indomani pagare il mutuo, altri che si apprestavano a un acquisto e per questo avevano accumulato qualche risparmio depositandolo in banca, poveri pensionati che avevano incassato la liquidazione dopo una vita di lavoro, tutti si ritrovarono dalla sera alla mattina un po’ più poveri. La storia si ripete? Può darsi, almeno a sentire gli spifferi che girano in certi palazzi romani.

Ma il direttore di Libero, nel suo pezzo, avverte anche delle smentite (puntualmente arrivate) da parte del governo:

Certo, conferme non se ne trovano e c’è da giurare che oggi, dopo la nostra anticipazione, fonti governative si incaricheranno di smentire l’ipotesi, giurando e spergiurando che nulla di tutto ciò è allo studio. Sarà. Ma per parte nostra, avessimo due euro, staremmo in campana. Risparmiatore avvisato, mezzo salvato

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