Ebola, saccheggiato centro medico in Liberia: in fuga 29 malati

Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione in un centro di cura del virus Ebola a Monrovia, capitale della Liberia: il centro medico, che si trova in uno dei quartieri più poveri della città, è stato saccheggiato e in seguito all’assalto sono scappati tutti i 29 contagiati che vi erano all’interno. Lo hanno reso noto fonti concordanti sul posto, che hanno precisato che l'assalto al centro medico è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Gli assalitori – così la testimone Rebecca Wesseh – “hanno sfondato le porte e hanno saccheggiato i locali”. A confermare il racconto della donna – che ha appunto detto che tutti i malati sono scappati – ci sono anche le testimonianze di abitanti della zona e del segretario generale dei lavoratori della sanità in Liberia, Georges Wil. La Liberia è uno dei tre Paesi dell'Africa Occidentale maggiormente colpiti dall'epidemia di ebola. Secondo i numeri dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) in Liberia già 413 persone sono morte a causa del virus ebola.

Il virus ebola fa sempre più paura

Il virus ebola fa sempre più paura: il Kenya ha deciso di imporre il divieto di ingresso sul territorio ai viaggiatori in arrivo dai tre paesi dell’Africa occidentale colpiti dall’epidemia, la Guinea, la Libera e la Sierra Leone. E anche la compagnia aerea nazionale Kenya Airways e e il settore regionale della compagnia Gambia Bird sospenderanno tutti i voli verso questi tre paesi. Il direttore di Medici senza frontiere ha affermato, parlando del virus ebola, di non aver mai visto una cosa del genere. “Bisogna studiare una nuova strategia perché l’epidemia di Ebola ormai non riguarda più solo villaggi di campagna ma anche città come Monrovia, che ha più di un milione e 300mila abitanti”, così ha spiegato la dottoressa Joanne Liu. “Dobbiamo ammettere – ha aggiunto – di aver veramente sottovalutato questa nuova epidemia di febbre emorragica”. In Africa Occidentale l’epidemia ebola ha ucciso più di mille persone e l'Oms ha già dato l'allarme per il propagarsi del virus.