Colosseo, il ministro Ornaghi: “Tutto pronto per il restauro ma bisogna aspettare”

Sarebbe tutto pronto per far partire il restauro del Colosseo, simbolo di Roma per il quale lo sponsor Della Valle ha messo a disposizione 25 milioni di euro, ma ci sono ancora degli ostacoli. Il ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi ha commentato al Messaggero quali sono questi impedimenti burocratici e giudiziari parlando del Colosseo come di un “atleta pronto a lanciarsi ma tenuto fermo”. Non è come Pompei, insomma, risponde a chi gli propone questo paragone. Dobbiamo aspettare il segnale che per ora non arriva, dice Ornaghi, perché le norme “ci piacciono o meno, vanno rispettate”. Il ministro spiega, infatti, che al di là dei ripetuti stop al progetto continua a essere convinto che “si tratti di un’importante e decisiva opera di mecenatismo”. Alcune norme, commenta al quotidiano, andrebbero modificate o sostituite da procedure più snelle per semplificare l’attuazione di un piano come questo.

"Ammiro la pazienza e il senso civico di Della Valle" – Ornaghi fa riferimento alla questione delle sponsorizzazioni e di come sia necessario che il prossimo Parlamento si impegni nel disciplinare gli interventi del privati “per evitare che riaccada quello che sta succedendo oggi”. Non a caso il ministro sottolinea la pazienza e il senso civico di Della Valle, che dice di ammirare, e al tempo stesso afferma di avere pieno rispetto dell’autonomia gestionale degli organi amministrativi. E parla delle polemiche a riguardo ma anche dei tempi previsti per il restauro del Colosseo: “Il 31 gennaio arriva la sentenza del Tar sul primo lotto di lavori e nel giro di un paio di settimane l’ufficio competente si esprimerà sulla sicurezza. Poi si parte, tribunali permettendo”. E, infine, il ministro Ornaghi sottolinea che poi spetterà alle singole amministrazioni far funzionare e rispettare i passi in avanti compiuti dal governo.