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Choc al Policlinico Umberto I di Roma: pronti i Nas per gli ospedali più “critici”

Il caso della donna legata alla barella senza nutrimento nel Policlinico Umberto I, mobilita anche il Governo. Il Ministro dell Salute Balduzzi annuncia ispezioni dei Nas in tutta Italia. Il caso fa tornare d’attualità il problema degli errori negli ospedali.
A cura di Biagio Chiariello
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IL CASO della donna legata alla barella senza nutrizione

Dove essere ricoverata «da un minuto all'altro». Ma quei minuti dopo diventati giorni. Quattro per la precisione. Il caso della donna di 59 anni, legata alla barella con delle lenzuola senza nutrimento nel Pronto soccorso del Policlinico Umberto I, a Roma, è ormai sulla bocca di tutti. Un accadimento, scoperto grazie al "blitz" dei senatori Ignazio Marino (Pd) e Domenico Gramazio (Pdl), che ha portato chi di dovere all'ennesima riflessione sui disagi in cui versa la sanità italiana. A partire dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi, che in una nota ufficiale avrebbe fatto già sapere dell'invio dei carabinieri del Nas a tutte le strutture sanitarie italiane. Il ministro spiega che «nel suo complesso in Italia c'è buona sanità, anche nei pronto soccorso. I Nas saranno inviati laddove c'è criticità».

25 DECESsI SOSPETTIIN DUE ANNI – Ma i numeri della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari legati all'emergenza, sono tutt'altro che confortanti: 25 decessi sospetti in poco più di due anni avvenuti nei Dea (Dipartimento di emergenza urgenza e accettazione) italiani a fronte di circa 30 milioni di accessi. In altre parole, una morte sospetta al giorno. La maggior parte dei decessi si registra in Sicilia e Calabria. Tra questi 4 bimbi.

CASO SAN CAMILLO – Ed ad indagare è pure la procura di Roma, alla luce delle foto scattate nel pronto soccorso dell'ospedale San Camillo. Malati curati per terra, in mancanza di barelle, in un presidio affollatissimo. E le prime teste sono già cadute col dottor Donato Antonellis, primario di chirurgia generale e d'urgenza, sospeso dal suo incarico. Sembra infatti che i problemi al San Camillo siano cominciati dal 2007, anno in cui Antonellis è stato nominato alla direzione della struttura sanitaria.

ARRIVANO LE DENUNCE – Il timore è di ritrovare situazione come quella descritta ieri, in altri ospedali italiani. Del resto, eventualità come quella della donna 59enne «Capitano  spesso, il problema della mancanza di posti per il ricovero non è una novità». Così si è giustificato il responsabile del Dea dell'Umberto I di Roma, Claudio Modini, aggiungendo che «la donna non era in coma, i senatori non sono stati informati bene». Una giustificazione che non è bastata a convincere gli autori del blitz, che hanno denunciato Modini alla Procura della Repubblica per la «drammatica situazione del policlinico». «Il fatto grave – ha aggiunto il presidente della Commissione di Inchiesta sul Sistema sanitario nazionale – è che oltre a essere ‘fermata' alla barella per la mancanza di letti, questa donna non fosse nutrita da 4 giorni, non in un luogo deserto ma nel Pronto Soccorso che ospita la principale università di Medicina italiana».

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