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Una tonnellata di cocaina sequestrata a La Spezia: business da 300 milioni euro

Un ingente carico di stupefacenti è stato bloccato dagli uomini della Guardia di Finanza, dopo essere approdato al porto di La Spezia. Il valore della cocaina nascosta nel sottofondo del container superava i 300 milioni di euro.
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la spezia cocaina

Si tratta di uno dei sequestri di droga più ingenti mai avvenuti in Europa, quello nel porto di La Spezia. La Guardia di Finanza ha sequestrato una quantità pari ad una tonnellata di cocaina e arrestato cinque persone con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti.  Secondo quanto è dato sapere dalle prime informazioni a disposizione sul caso, la droga proveniva dal Sud America e in particolare da Santo Domingo.

Custodita all'interno di un container, la droga era nascosta all'interno di un doppiofondo creato ad hoc per il trasporto del carico. Una prima stima delle Fiamme Gialle ritiene che il valore della droga presente sul container si attesterebbe attorno ai 300 milioni di euro: un vero e proprio business. Secondo gli uomini della Guardia di Finanza il carico, arrivato giorni fa nel porto spezzino, era destinato a rifornire tutta l'Italia e in particolare i locali della movida situati sulla costa ligure e toscana.

I narcos, assieme al maxicarico, erano stati già individuati circa un mese fa nel porto di Santo Domingo grazie ad un'operazione congiunta delle Fiamme Gialle italiane e della sezione antidroga dello Stato sudamericano. Soltanto una volta in Italia, dopo aver individuato il tir che trasportava il container incriminato, gli uomini della Guardia di Finanza sono entrati in azione per il blitz che ha portato al sequestro del carico e all'arresto di cinque persone.  I finanzieri, travesti da operai, si sarebbero nascosti in un magazzino di Aulla e avrebbero atteso che i malviventi aprissero la paratia dietro cui si nascondeva la droga, per beccarli in flagranza di reato. Secondo le prime indiscrezioni, tra le persone incriminate ci sarebbero anche rappresentanti della Toscana bene, tra cui il figlio di una nota famiglia di mobilieri, in attività a Pallerone, assieme ad altri suoi collaboratori.

Ad ogni modo, al fine di rendere noti i particolari dell'operazione, nel pomeriggio è prevista una conferenza stampa nella sede della Direzione distrettuale antimafia di Genova.

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