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Covid 19

Ricoveri Covid in calo ma sugli ospedali impatto dei virus influenzali: il report Fiaso

“Il Covid in questa fase sta lasciando il posto all’influenza. Questa situazione contribuisce a complicare la gestione ospedaliera, perché è aumentata la richiesta di posti letto” ha spiegato il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.
A cura di Antonio Palma
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“Il Covid in questa fase sta lasciando il posto all’influenza" sono racchiusi in questa analisi i risultati del nuovo report Fiaso sui ricoveri ospedalieri Covid nel nostro Paese. Secondo i dati raccolti dal monitoraggio negli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, infatti, nell'ultima settimana si registra un notevole calo dei ricoveri covid la cui gestione però sta diventando critica per l'elevato accesso di persone affette da virus influenzali.

Nel dettaglio, il report Fiaso indica una riduzione del 16% dei ricoveri covid nell’ultima settimana del 2023 con la maggior parte del dato dovuto ai ricoveri nei reparti ordinari e di soggetti ricoverati Con Covid. La riduzione dei pazienti nei reparti ordinari, infatti, registra solo un -7% dei ricoveri “Per Covid”, ovvero pazienti effettivamente con sindromi respiratorie e polmonari. Di questi inoltre il 90% sono  soggetti già affetti da altre patologie. Più netto invece il calo dei pazienti ricoverati “Con Covid”: -22,5% tra coloro che sono in ospedale per altre cause ma che al momento del ricovero sono risultati positivi. Questa categoria di pazienti rappresenta il 70% dei ricoveri covid in ordinario e l’età media è di 77 anni.

Nello stesso arco di tempo si registra inoltre anche un lieve aumento nelle terapie intensive mentre è stabile la situazione negli ospedali pediatrici. I numeri dei malati covid nei reparti critici restano però bassi, anche se si registra un sensibile incremento dovuto alle ricadute a lungo termine dell’andamento dei contagi tra la popolazione delle ultime settimane. I pazienti hanno un’età media di 68 anni e nel 93% dei casi sono già affetti da altre patologie.

Negli ospedali pediatrici netta prevalenza dei bambini ricoverati “Per Covid", con un bambino in terapia intensiva, ma i numeri sono stabili. I ricoveri continuano a concentrarsi nel 90% dei casi nella fascia di età 0-4 anni.

"Osservando anche i dati della rete RespiVirNet si vede chiaramente come alla maggiore circolazione dell’influenza in queste settimane corrisponda una progressiva riduzione del Covid. I virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore, soprattutto sulla popolazione di anziani e fragili che per affrontare le conseguenze di scompensi respiratori affolla i pronto soccorso in attesa di ricovero” ha spiegato il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.

“Va inoltre considerato che anche se il 70% dei ricoveri in ordinario è rappresentata da pazienti positivi al Covid che non hanno una infezione respiratoria grave, questi pazienti devono comunque essere isolati dagli altri per evitare che altri soggetti fragili si infettino. Questa situazione contribuisce a complicare la gestione ospedaliera, in questo periodo in cui a causa dell’influenza aumenta la richiesta di posti letto” ha avvertito Migliore.

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