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Roberta Siragusa uccisa a 17 anni a Caccamo

Omicidio Roberta Siragusa, in un video gli ultimi istanti di vita mentre viene bruciata viva

Il filmato con gli ultimi istanti di vita di Roberta Siragusa è stato deposito agli atti del processo in corso davanti al gip del Tribunale di Termini Imerese in cui è imputato per omicidio aggravato e occultamento di cadavere l’ex fidanzato della vittima Pietro Morreale. La diciottenne infatti non sarebbe morta subito ma tra atroci sofferenze, dopo minuti di agonia.
A cura di Antonio Palma
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Roberta Siragusa uccisa a 17 anni a Caccamo

Un video ha ripreso gli ultimi istanti di vita di Roberta Siragusa, la ragazza siciliana di 18 anni bruciata viva nel gennaio scorso a Caccamo, nella città metropolitana di Palermo. Il filmato è stato deposito agli atti del processo in corso davanti al gip del Tribunale di Termini Imerese in cui è imputato per omicidio aggravato e occultamento di cadavere l'ex fidanzato della vittima Pietro Morreale. Secondo l’accusa, il giovane che si vede nel video è proprio Morreale che avrebbe prima colpito la giovane, poi le avrebbe dato fuoco e infine ne avrebbe gettato il corpo in un dirupo per disfarsene. Le riprese, registrate da una telecamera di sorveglianza della zona, riprendono quei drammatici momenti avvenuti nei pressi del campo sportivo di Caccamo.

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Un video terribile dal quale verrebbe confermata anche un’altra drammatica circostanza del delitto di Roberta Siragusa: la diciottenne infatti non sarebbe morta subito ma tra atroci sofferenze, dopo minuti di agonia. Sicuramente la ragazza era viva mentre l'uomo le dava fuoco, ferita per le violente percosse che le aveva inflitta il ragazzo. Dai risultatati dell'autopsia eseguita sul corpo di Roberta e presentati nel corso dell'incidente probatorio, infatti, è emerso che l'assassino l'ha percossa prima di bruciarla con un oggetto. Il medico legale ha accertato che a causare la morta di Roberta sono state proprio le lesioni determinate dalle bruciature: Roberta Siragusa è stata bruciata viva. Il giovane si è sempre difeso sostenendo che la vittima, dopo una violenta discussione, si era data fuoco da sola ed era stato lo stesso Morreale a portare i carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo. Ora però le immagini girate dalle videocamere piazzate fuori a un bar vicino al campo sportivo e depositate in Tribunale lo hanno smentito.

"Sono state immagini forti, mostrate alla presenza dei genitori e del fratello di Roberta, sempre presenti in aula. Si è trattato di un video che ha spiazzato tutti i presenti e che dimostra in modo inconfutabile che Roberta è stata uccisa al campo sportivo, caricata in auto e gettata nel dirupo vicino il monte San Calogero. Ormai il gravissimo quadro indiziario a carico dell’indagato si è trasformato in un quadro probatorio gravissimo, che a nostro giudizio, non consente di potere formulare ipotesi investigative diverse" hanno spiegato i legali della famiglia della diciottenne barbaramente uccisa.

"Il consulente tecnico d'ufficio ha spiegato che la morte di Roberta Siragusa è stata determinata da arresto cardio-circolatorio e respiratorio conseguente al gravissimo stato di shock causato dalle estese e gravissime ustioni del capo e soprattutto del tronco e degli arti superiori, fino alla carbonizzazione di ampie parti della superficie corporea‘" hanno aggiunto gli avvocati Burgio e Canzone riportando il referto del medico che aggiunge: "A tale gravissima condizione di shock, cosiddetto primario, la Siragusa è giunta per lo scatenamento di riflessi neurovegetativi da inibizione del simpatico ed eccitazione del parasimpatico derivanti dalla profonda angoscia e dall'intensissimo dolore certamente provenienti dalla stimolazione di recettori presenti nell'estesa superficie corporea interessata dall'ustione".

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