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In ospedale con gravi sintomi, 17enne in rianimazione per meningite: via al tracciamento dei contatti

L’azienda sanitaria vicentina ha subito ricostruito tutti gli spostamenti del minorenne per allertare le persone che potenzialmente hanno avuto contatti con lui e che dovranno sottoporsi a profilassi immediata. Il tracciamento dei contatti proseguirà anche nella giornata di lunedì 27 febbraio,
A cura di Antonio Palma
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Un ragazzo vicentino di 17 anni è ricoverato all'ospedale di Bassano del Grappa in gravi condizioni dopo essere stato colpito da meningite. L'adolescente si è presentato al pronto soccorso con sintomi molto gravi nella notte tra sabato e domenica. Sintomi che fortunatamente i medici ospedalieri hanno subito identificato sottoponendo il ragazzo a una serie di esami diagnostici che infine hanno confermato quanto sospettato e cioè una meningite da meningococco di tipo B.

Il diciassettenne quindi è stato immediatamente trasferito e ricoverato nel reparto di Rianimazione dove gli vengono praticate le terapie del caso mentre è scattata l'immediata procedura di profilassi per i contatti stretti prevista in questi casi. Il Servizio di igiene e sanità pubblica dell'Ulss 7 Pedemontana, allertato dall'ospedale, infatti si è prontamente attivato mettendo in atto tutte le contromisure previste.

Mentre l'ospedale prendeva in cura il giovane paziente, l'azienda sanitaria vicentina ha subito ricostruito tutti gli spostamenti del minorenne per allertare le persone che potenzialmente hanno avuto contatti con lui e che dovranno sottoporsi a profilassi immediata. Al momento individuate già circa una sessantina di persone a cui è stata indicata la procedura e l'antibiotico da prendere.

Già nel pomeriggio di oggi, domenica 26 febbraio, è stata distribuita la profilassi con specifico antibiotico ai contatti più stretti che sono stati identificati e invitati ad avviare subito la cura. Il Sisp però ha assicurato che il tracciamento dei contatti proseguirà anche nella giornata di domani, lunedì 27 febbraio, al fine di identificare tutte le persone venute a contatto con il paziente nel periodo di incubazione della malattia.

"La procedura codificata per affrontare questo tipo di emergenze ha dimostrato di funzionare bene. I medici del Pronto soccorso e della Rianimazione sono stati abili nel porre subito il sospetto diagnostico, poi confermato con grande tempestività dal laboratorio analisi. E molto tempestivo è stato anche l’intervento del Sisp per l’attività di tracciamento dei contatti per la necessaria profilassi. Voglio quindi rassicurare i cittadini che non c’è motivo di allarme: chi potenzialmente è stato esposto al contagio è già stato contattato dagli operatori del Sisp o lo sarà nelle prossime ore" ha dichiarato direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza.

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