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Bungle Bungle: un motore di ricerca per navigare tra le intercettazioni del caso Ruby

Un archivio interattivo che cataloga tutte le fonti e tutte le intercettazioni del caso Ruby, che ha portato al rinvio a giudizio del Presidente Silvio Berlusconi per prostituzione minorile e concussione. Si chiama BungleBungle, neologismo nato dalla funzione delle parole Google e “Bunga Bunga”.
A cura di Alessio Viscardi
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Un archivio interattivo che cataloga tutte le fonti e tutte le intercettazioni del caso Ruby, che ha portato al rinvio a giudizio del Presidente Silvio Berlusconi per prostituzione minorile e concussione. Si chiama BungleBungle, neologismo nato dalla funzione delle parole Google e “Bunga Bunga”, sinonimo dei festini di Arcore a base di sesso a pagamento. Il motore di ricerca si ispra al layout grafico di Google, con la barra di ricerca immersa un uno spazio bianco, con alcune voci tra cui foto, video e news che riportano a link esterni sullo scandalo Ruby. BungleBungle è un'interafaccia di ricerca pensata per facilitare l'accesso alle informazioni difficili da recuperare e navigare tra le intercettazioni di Ruby Rubacuori, Nicole Minetti, Sara Tommasi e moltre altre ragazze di via Olgettina.

In homepage di Bungle.it, come riporta tech fanpage, troviamo anche un link a Wikipedia con tutti i procedimenti giudiziari aperti a carico del presidente Silvio Berlusconi e alle leggi ad personam volute dai governi da lui presieduti. Immancabile anche il tasto “mi sento fortunato”, che subisce una mutazione lessicale e diventa “mi sento intercettato”. I fan di questa bizzarra iniziativa informatica sono già 2 mila a poche ore da lancio. Il funzionamento è molto intuitivo, basta scrivere una parola per trovare tutte le sue ricorrenze tra le intercettazioni dei Pm di Milano. Se scriviamo “Sara Tommasi”, ad esempio, possiamo leggere tutti gli sms che la showgirl napoletana ha inviato al Presidente del Consiglio. Con la chiave “Ruby” accediamo a stralci delle intercettazioni dell'allora minorenne. Perle come: “guardi signor Spinelli, io sono veramente nella mmmerda. Non so se posso passare comunque lì da lei?”. Incredibilmente, una delle parole più ricercate è “mafioso” e restituisce uno stralcio di intercettazione proprio di Ruby Rubacuori:

“che lui mi ha chiamato ieri dicendomi Ruhy, ti do quanti soldi vuoi, ti, ti., ti pago… ti metto tutta in oro ma l'importante è che nascondi il tutto, nascondi il tutto, non dire niente a nessuno …". … Ruby ma può essere… per me mafioso… può essere quello che vuole, l'importante è che a me mi sta riempiendo di soldi… .. sta cambiando la mia vita, cazzo, guarda… Antonella … tifacelo una domanda, però rispondimi sincera; se a te Silvio ti mettesse nelle tue mani 6 milioni di euro Ruby no, a me non mi fanno niente…. a me non mi fanno niente… lui mi sta chiamando "io ti do quanti soldi vuoi, l'importante è che passi per pazza, passi per spara cazzate, ma non devi raccontare la verità… e mi ha detto… ti do tutti i soldi che vuoi, li copro in oro pero… non dire niente …e poi… tutti i giornali stanno pubblicando… però… mi ha chiamato praticamente in… 6 giornalisti”

Gli sviluppatori sono chiari “BungleBungle non ha partito, non ha colore; ma ha uno scopo ben preciso: rendere facilmente accessibile a tutti, informazioni che altri cercano di nascondere, confutare, sminuire”. Potrebbe essere definito un Wikileaks dedicato a Silvio Berlusconi e le Papi Girls: “BungleBungle nasce in contrapposizione al caos generato e voluto dai mass-media nel momento in cui occorre divulgare o insabbiare informazioni di interesse comune. Verso la fine del 2010 il popolo italiano è stato spettatore di un vero e proprio scempio della politica e dell’uso che, ormai, ne fanno gli addetti ai lavori. Un vero e proprio intreccio di relazioni e rapporti basati esclusivamente su favoritismi (economici, politici, sessuali) è emerso dalle intercettazioni generando una vera e propria marea nera sociale”.

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