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Truccata maxi gara di rifiuti da 3,5 miliardi: arrestato direttore dell’autorità rifiuti

In manette è finito il responsabile dell’autorità d’Ambito per la gestione dei Rifiuti Toscana sud. Secondo gli inquirenti, il bando per la gestione completa del ciclo dei rifiuti per le province di Arezzo, Siena e Grosseto era truccato.
A cura di Antonio Palma
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Una maxi gara pubblica da 3,5 miliardi di euro per la  raccolta, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti in tre province della Toscana era stata in realtà truccata ad arte per far vincere l'impresa designata. È quanto hanno scoperto gli uomini della Guardia di finanza nell'ambito di una inchiesta coordinata della procura di Firenze e che questa mattina ha portato all'arresto del direttore dell'autorità d'Ambito per la gestione dei Rifiuti Toscana sud. Secondo le indagini del Fiamme Gialle, la gara, che doveva assegnare la completa gestione del ciclo di rifiuti nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto, era in realtà strutturata per favorire un raggruppamento di imprese capeggiato dalla società Siena Ambiente.

Il bando, sempre secondo gli inquirenti, sarebbe stato concordato preliminarmente tra controllori e controllati che avrebbero deciso insieme sia i dettagli della procedura di aggiudicazione sia la redazione materiale dei documenti in modo da scoraggiare eventuali altri concorrenti con l'inserimento di clausole particolarmente vessatorie. Un ruolo principale sarebbe stato svolto dal direttore dell'Ato Toscana sud che avrebbe ricevuto guadagni illeciti per oltre 380mila euro, tramite compensi che figuravano come consulenze, prestazioni d'opera professionale o altri costi tipo rimborsi spese. Per lui so scattai gli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta

Nell'ambito della stessa inchiesta, altri tre professionisti toscani sono stati invece raggiunti dalla misura cautelare dell'interdizione dai pubblici uffici. Le indagini, come hanno evidenziato il procuratore Giuseppe Creazzo e il procuratore aggiunto Rodrigo Merlo, erano partite nel 2014 a seguito di una segnalazione anonima ma molto dettagliata, "con particolari che non si potevano trascurare". "Un intreccio di intese veramente sconcertante" ha commentato Creazzo, aggiungendo: "Controllati e controllori agivano tutti insieme per arrivare al risultato traendone vantaggi personali".

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