Picasso, la nipote vende le opere: “Ci portò alla disperazione, voglio dimenticarlo”
Ricordare quel nonno così famoso e decisamente poco incline ai rapporti umani è sempre stato molto faticoso per Marina Picasso, nipote del celeberrimo artista spagnolo Pablo Picasso, così dopo averci pensato a lungo la donna ha deciso di vendere alcune delle opere avute in eredità per disfarsene. Secondo quanto riferisce il New York Post Marina avrebbe deciso di vendere ben 7 opere del famoso pittore tra quelle in sue possesso per un totale stimato di circa 290 milioni di dollari. A quanto di apprende le opere, tra cui un ritratto della prima moglie di Pablo Picasso valutato 60 milioni di dollari, saranno vendute dalla nipote attraverso una casa d’aste di Ginevra. Del resto la donna da sempre ha affermato che quella del nonno era un'eredità senza amore perché l’artista in vita si era sempre rifiutato di aiutare la sua famiglia. Quei quadri insomma invece di evocare bellezza le facevano venire in mente brutti ricordi così ha deciso di disfarsene.
La delicata storia familiare dei Picasso
In un libro di memorie la donna aveva raccontato che Pablo Picasso "portò alla disperazione tutti coloro che lo circondavano". Effettivamente Marina, figlia di Paulo, nato dalla ballerina russa Olga Chochlova prima moglie di Pablo Picasso, non venne mai accettata dal pittore. I nipoti in generale non venivano mai considerati e non possedevano nemmeno una fotografia del pittore. Un ruolo centrale pare lo abbia avuto la seconda moglie di Picasso che si sarebbe frapposta tra l'artista e i parenti vietando persino che i nipoti potessero partecipare al funerale. Il fratello di Marina si suicidò sembra proprio per motivi famigliari. "Quanto più mi allontano da quel che vissi da giovane, tanto più sono felice" disse Marina Picasso alcuni anni fa rinunciando a partecipare alle celebrazioni per il quarantennale della morte del pittore.
