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Vincenzo Nibali nella rete del Fisco: evasione di 290mila euro

Il campione di ciclismo non avrebbe dichiarato tutti i compensi nel 2010 e nel 2011.
A cura di Antonio Palma
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Anche il campione di ciclismo Vincenzo Nibali sarebbe finito nella rete dei controlli antievasione del Fisco. Secondo quanto rivela l'agenzia Adnkronos, infatti, l'atleta siciliano vincitore lo scorso luglio del Tour de France non avrebbe dichiarato tutti i compensi percepiti per gli anni 2010 e 2011 e sarebbe stato beccato dagli ispettori dell'Agenzia delle entrate. Nel dettaglio, il 30enne, soprannominato "lo squalo dello Stretto" per il suo stile aggressivo in sella alla bici, avrebbe dimenticato di indicare per i due anni un imponibile di 772mila euro per una imposta totale evasa di quasi 290mila euro. Sempre secondo quanto rivela l'agenzia di stampa, nel 2010 Nibali avrebbe omesso di dichiarare un imponibile di 148.500 euro tra diritti d’immagine, canoni di locazione e premi sportivi, per una imposta evasa di 63.800 euro. Nel 2011 invece il campione avrebbe omesso di dichiarare un imponibile di 523.600 euro per una imposta evasa di 225.000 euro.

La condanna di Nibali per evasione fiscale

Trattandosi di importi evasi superiori alla soglia di 50mila euro prevista dalla normativa in materia, per il trentenne messinese è scattata anche la denuncia per il reato di evasione fiscale. Il campione, sempre secondo quanto risulta all’Adnkronos, comunque avrebbe già ammesso l’errore e chiesto al Gup di patteggiare la pena commutandola dalla reclusione di 6 mesi in una multa di 45mila euro. La richiesta sarebbe stata accolta dal giudice che quindi ha chiuso la pratica.

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