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Torino: intervento all’avanguardia salva neonata cardiopatica

L’operazione sulla piccola che pesava solo 1.500 grammi per una lunghezza totale di appena 30 centimetri.
A cura di Antonio Palma
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È salva e sta bene Agata, la piccola neonata affetta da una grave e rara cardiopatia congenita e per questo sottoposta ad un delicato e innovativo intervento chirurgico dell'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. La neonata affetta da "atresia polmonare a setto intatto" è stato sottoposta ad trattamento totalmente percutaneo cioè ad un intervento chirurgico non invasivo durante il quale miniaturizzando gli strumenti si riesce a farli arrivare al cuore attraverso la pelle. Si è trattato del neonato tra i più piccoli al mondo sottoposto a questa tecnica. La piccola infatti è nata prematura di 33 settimane,  e pesava solo 1.500 grammi per una lunghezza totale di appena 30 centimetri. L'atresia polmonare a setto intatto è rarissima, neppure l'1% di tutte le cardiopatie congenite e per questo da poche speranze di vita se non si interviene. In genere nei piccoli che nascono a termine – spiegano in ospedale – il trattamento è chirurgico, ma nei casi di neonati prematuri il trattamento chirurgico non è possibile viste le dimensioni ridotte degli organi e l’immaturità dei tessuti.

L'intervento è stato possibile grazie alla stretta collaborazione delle équipe dei vari reparti si Ostetricia, Neonatologia, Cardiologia e Cardiochirurgia. L’operazione è tecnicamente riuscita e ora Agata è ricoverata nel reparto di terapia intensiva del Regina Margherita, dove i suoi piccoli polmoni dovranno imparare a respirare. LA sua sorellina invece si trova nel centro prematuri del reparto di Neonatologia dell'ospedale Sant'Anna.

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