Swap truffa: indagati 15 banchieri, anche l’ex ministro Passera
Tutti i principali ex vertici di Banca Intesa, quindici banchieri in tutto, sono indagati dalla Procura di Trani nell'ambito di un'inchiesta sui cosiddetti swap truffa , vale a dire su presunti meccanismi truffaldini per la collocazione sul mercato di una serie di strumenti finanziari complessi realizzata dall'istituto di credito italiano. Lo scrive La Gazzetta del Mezzogiorno rivelando che il pm ha già inviato l'avviso di conclusione indagini nei confronti delle persone coinvolte. Tra gli indagati figurano nomi di rilievo come Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza della banca e soprattutto Corrado Passera, ex ministro per lo sviluppo economico nel governo Monti e amministratore delegato del gruppo fino al 2011. Secondo gli inquirenti infatti i vertici del gruppo e quelli della controllata Banca Caboto, ora Banca Imi, non potevano non sapere che i prodotti finanziari offerti alla clientela erano "strutturalmente inefficaci ed inadeguati" perché di natura speculativa e sbilanciati in favore della Banca. I reati ipotizzati per il momento dal magistrato di Trani Michele Ruggiero, titolare dell'inchiesta, sono di truffa aggravata e continuata e abusivismo finanziario.
La denuncia di un imprenditore – L'inchiesta della Procura di Trani era partita dopo la denuncia di un imprenditore di Barletta che si era sentito danneggiato dalla filiale di Banca Intesa Mediocredito alla quale aveva chiesto un mutuo rivelatosi però molto gravoso perché legato a cosiddetti contratti derivati. Secondo le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza, la banca avrebbe usato modalità tutt’altro che trasparenti per piazzare gli swap e altri strumenti finanziari ai propri clienti di fatto procurandosi un ingiusto profitto patrimoniale ai danni degli stessi.
