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Thailandia: condannati i 2 italiani che hanno strappato la bandiera, saranno espulsi

I due ragazzi di 18 e 20 anni erano ubriachi quando hanno strappato senza alcun motivo le bandiere thailandesi all’esterno di un hotel del posto. Rischiavano fino a due anni di carcere, ma presto potranno lasciare il Paese.
A cura di Antonio Palma
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 Alla fine sono stati condannati ed ora saranno espulsi i due giovani italiani arrestati in Thailandia per aver avere strappato alcune bandiere nazionali. Pensavano di cavarsela senza nessuna conseguenza dopo aver compiuto quello che credevano un semplice atto vandalico ma, dopo essere stati immortalati dalle telecamere di sicurezza della zona, Ian Gerstgrasser e Tobias Gamper, di 18 e 20 anni, sono finiti nei guai. Ripresi mentre alle 3.30 di sabato mattina strappavano senza alcun motivo le bandiere thailandesi all'esterno di un hotel di Krabi, un reato considerato molto grave nel Paese perché sinonimo di offesa all'intera popolazione locale e per questo condannato con pene fino ad due anni di carcere. I due sono stati processati e condannati ad una pena pecuniaria.

I due ragazzi al momento sono ancora sotto sorveglianza della polizia, come ha riferito il senatore Svp Karl Zeller, che è in contatto con la Farnesina. Presto saranno trasferiti a Bangkok, da dove saranno espulsi. L'iter di espulsione prevede la consegna dei due nei prossimi giorni alla Polizia dell'immigrazione del Paese, con successiva custodia nel centro di detenzione temporanea dell'immigrazione di Bangkok, prima del rimpatrio che avverrà verosimilmente nel giro di alcune settimane.

Come racconta il Bangkok Post, il video dei due ragazzi è stato diffuso su Facebook e YouTube e visto da centinaia di migliaia di thailandesi che hanno iniziato a inondare di insulti e commenti molto duri i due giovani e a chiedere l'intervento della polizia. I due così sono stati identificati e arrestati dalle forze dell'ordine locale e costretti  a scusarsi in un video in cui si dicono pentiti per l'accaduto. "Eravamo molto, molto ubriachi. Amiamo la Thailandia, amiamo i thailandesi, ma non conoscevano la legge. Vogliamo chiedere scusa" hanno spiegato i due nel filmato, aggiungendo che nel loro paese – l'Italia – "la bandiera non è così importante".

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