1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Politiche sociali: tagli del 75% in 5 anni. CGIL: “È l’anno zero del Welfare”

Negli ultimi 5 anni si è passati da un fondo di 923,3 milioni di euro a 69,95 milioni. CGIL: “Le fasce più deboli del Paese abbandonate al loro destino”.
A cura di Davide Falcioni
1 CONDIVISIONI
Manifestazione Cgil, Cisl, Uil per gli esodati

Un dossier dello Spi-CGIL lancia l'allarme sul taglio alle risorse alle politiche sociali, stimato in un 75% negli ultimi 5 anni, passando  da una dotazione originaria di 923,3 milioni di euro a 69,95 milioni.

"Il Fondo – spiega il sindacato – costituisce la principale fonte di finanziamento statale degli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie". Sul ‘saldo' pesantemente negativo ha influito il destino del Fondo per la non autosufficienza: la sua dotazione finanziaria che nel 2010 era di 400 milioni di euro, infatti, è stato del tutto eliminato dal governo Berlusconi e non è stato rifinanziato dal governo Monti "nonostante le reiterate promesse in tal senso". Ulteriori decurtazioni sono state poi apportate al Fondo per le politiche della famiglia che è passato da 185,3 milioni a 31,99 milioni e a quello per le politiche giovanili, sceso dagli iniziali 94,1 milioni a 8,18 milioni.

Lapidario il commento di Carla Cantone, leader Spi-CGIL: "Ormai siamo davvero all'anno zero del welfare pubblico con un continuo taglio di risorse che sta privando dei servizi di assistenza le fasce più deboli del paese, che in questo modo sono state letteralmente abbandonate al proprio destino. È bene che la politica si affretti a intervenire, il welfare deve essere messo al centro della campagna elettorale e del programma di governo di tutti i candidati. Invece, nessuno finora ha detto ancora niente in merito e non vorremmo che si perdesse ancora una volta l'occasione per risolvere una questione che tocca da vicino i bisogni delle persone".

La situazione delle risorse per le politiche sociali non migliora a livello locale: nei Comuni italiani si è infatti registrata una diminuzione della spesa per i servizi sociali in senso stretto nel 2012 del 3,6%. Del 6,8% è stata invece la diminuzione di risorse stanziate per il welfare allargato (servizi sociali, istruzione, sport e tempo libero), con punte dell'11% rilevate in diverse zone del Mezzogiorno. Più contenuta è stata la riduzione a carico delle spese per l'amministrazione generale (auto-amministrazione, costi della politica), che si è attestata al 2,9%. Le entrate tributarie, sottolinea infine lo Spi, sempre nel 2012 sono però aumentate del 9,5%.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views