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Patrizia D’Addario disperata: “Berlusconi mi ha portata al suicidio”

Patrizia D’Addario in lacrime in un’intervista rilasciata a La Zanzara di Cruciani su Radio 24 e riportata da Dagospia. Parla di diritti lesi: “Non lavoro, ho perso tutto”. Poi sull’ex premier: “Mi ha fatto tornare per avere una storia con me”.
A cura di Andrea Parrella
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Era una Patrizia D'Addario in lacrime quella che, in un'intervista alla Zanzara, il programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani, durante la quale ha raccontato del suo stato attuale e delle conseguenze derivanti dal processo escort riguardante Silvio Berlusconi e il caso Tarantini. La donna racconta di aver avuto, di fatto, un procinto di relazione con Silvio Berlusconi, e nello scambio telefonico con i conduttori della trasmissione protesta contro l'informazione e i giornali che l'hanno sempre definita una escor.: "L’unica cosa che mi rimane ve lo devo dire. Lo devo dire a tutta Italia. Il presidente Berlusconi mi ha portato al suicidio. Insieme a tutto il suo entourage. Cosa potrei fare se non quello? Non lavoro più, mi hanno tolto la dignità come mamma e come persona. Non sono una escort, mi hanno fatto passare per pazza. Scusatemi, ma non è possibile quello che ho subito. Mi hanno tolto la possibilità di fare la mamma". La vita della D'Addario, secondo il suo racconto, sarebbe a dir poco avvilente:

Sopravvivo. Non ho soldi, vivo con mia mamma, senza mia madre sarei finita in mezzo alla strada. Con Berlusconi sono tornata dopo la prima volta a Palazzo Grazioli. Ho raccontato tutto. C’era un inizio di storia con lui. Berlusconi mi ha fatto tornare per avere una storia con me. Non c’è stato scambio di soldi o altro, come la chiamereste voi? Era un inizio di storia, non mi sono venduta. Le uniche prostitute di questa storia sono loro, quelle signorine che fanno shopping, si vanno a comprare appartamenti che regala lui. Che danni hanno subito? Io non ho avuto nulla

La D'Addario continua ad inveire prepotentemente contro le donne che avrebbero sfruttato l'ex presidente del consiglio: "Ho letto tutte le intercettazioni e come vuoi chiamarle, brave ragazze? Si possono chiamare ragazze? No, sono prostitute, tutte. Hanno usato il presidente come bancomat. Se Berlusconi non faceva quello che dicevano loro andavano dai magistrati. Lui le ha fatte sempre star bene e hanno continuato a vivere facendo la bella vita. Io non ho sfruttato niente ma sono stata chiamata escort dal 2009. Rispetto a queste ragazze io ho una dignità”.  La donna barese è un fiume in piena:

I miei diritti umani dove sono, dove sono i miei diritti come essere umano? Sono loro le escort. Io ho una ragazzina, come vive dal 2009 senza avere più una mamma, da sola, allo sbando? Su di me sono usciti un sacco di articoli in cui mi hanno definita una ricattatrice. Ho perso tutto, avevo un progetto. Non ho altro da aggiungere

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