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Ue, Gentiloni: “Rispetteremo regole europee, ma no a manovre depressive”

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha dichiarato che l’Italia risponderà alla Commissione europea entro il primo febbraio e che in questo momento “una procedura d’infrazione sarebbe un grosso problema in termini di reputazione che l’Italia ha costruito”.
A cura di Charlotte Matteini
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"L'espressione manovra correttiva mi crea qualche scompenso" ha commentato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. "Confido – ha aggiunto – che l'Unione europea non sarà affatto sorda e cieca" di fronte agli eventi che hanno causato problemi e danni al nostro Paese, "farebbe un pessimo servizio a se stessa". L'Italia, ha proseguito il premier, "ha bisoogno di politiche espansive". "Come sempre rispetteremo le regole europee ma senza in alcun modo con manovre che possono avere effetti depressivi e confermando l'azione riformatrice che l'Italia sta portando avanti", ha concluso.

Le parole del premier sono arrivate a poche ore da quelle del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Rispondendo alle ultime affermazioni del Commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici, il ministro ha dichiarato che l'Italia risponderà alla lettera inviata da Bruxelles e provvederà a correggere la manovra, sottolineando però che le richieste della Commissione non tengono conto della situazione italiana e di ciò che è accaduto nel corso di quest'ultimo anno. "Molti di noi hanno auspicato che l'Europa prendesse atto che non si può continuare come se non fosse successo niente, soprattutto in questo anno molto complicato per noi", ha spiegato Padoan riferendosi al rifiuto della Commissione europea di scontare un miliardo circa per le spese del nuovo terremoto del 18 gennaio dal computo dei 3,4 totali richiesti come correttivo della manovra di bilancio varata lo scorso dicembre dall'allora esecutivo Renzi.

Moscovici, motivando il rifiuto di concedere ulteriori sconti all'Italia, ha sostenuto che le spese per la nuova emergenza terremoto non sarebbero state prese in considerazione in questa trattativa per la correzione della manovra, ma soprattutto ha sottolineato che l'Italia ha già goduto di ampia flessibilità concessa proprio per l'emergenza terremoto e l'accoglienza migranti, come più volte richiesto dall'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. La richiesta sul tavolo, ha poi specificato, è precisa: la Commissione chiede all'Italia un correttivo strutturale da 3,4 miliardi di euro allo scopo di abbassare il rapporto debito-pil ormai considerato fuori controllo rispetto ai parametri sanciti dai trattati europei.

"La Commissione aspetta una risposta il primo febbraio, questa risposta arriverà. Sicuramente le spese necessarie per emergenza e ricostruzione saranno considerate, ci sarà un incremento delle spese, mi aspetto misure concrete del governo già dalla prossima settimana", ha garantito il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, sottolineando che "una procedura d'infrazione sarebbe un grosso problema in termini di reputazione che l'Italia ha costruito, sarebbe un'inversione a U rispetto a quello che è stato costruito fino ad adesso".

"La Commissione Ue si aspetta che l'Italia prenda impegni chiari e dettagli misure precise nella lettera con cui risponderà alla Ue", ha dichiarato replicando indirettamente a Padoan il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. "L'Italia ha un debito molto alto che non è sceso negli ultimi anni, quindi stiamo valutando la conformità con la regola del debito e stiamo facendo un rapporto 126.3", ha concluso Dombrovskis.

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