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Orrore in India: stuprate e uccise tre sorelline

La più grande aveva undici anni, la più piccola sei: le tre bambine sono state rapite, violentate e uccise in un villaggio dello Stato centrale indiano di Maharashtra. I loro cadaveri trovati due giorni dopo all’interno di un pozzo.
A cura di Susanna Picone
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La più grande aveva undici anni, la più piccola sei: le tre bambine sono state rapite, violentate e uccise in un villaggio dello Stato centrale indiano di Maharashtra. I loro cadaveri trovati due giorni dopo all’interno di un pozzo.

Quella che viene riportata oggi sui giornali indiani è l’ennesima, terribile, storia di stupri e violenze che si trasformano poi in omicidi. Questa volta, secondo quanto scrive il quotidiano The Indian Express, le vittime sono tre sorelline. Tre bambine di undici, nove e sei anni che sono state rapite, violentate e poi uccise in un villaggio dello Stato centrale indiano di Maharashtra. I genitori, secondo quanto riporta la stampa locale, avevano denunciato l’improvvisa scomparsa delle figlie dopo che, giovedì scorso, non erano tornate a casa dalla scuola. Dopo due giorni la terribile scoperta da parte della polizia: i cadaveri delle tre sorelline sono stati trovati all’interno di un pozzo del villaggio di Murmadi, nel distretto di Bhandara.

Nuove proteste in India – Sui lori corpicini è stata effettuata l’autopsia che ha confermato che le piccole sono state appunto violentate prima di essere uccise. La polizia sta attualmente conducendo le indagini seguendo soprattutto la pista di eventuali nemici della famiglia delle vittime. Quattro persone sono state al momento fermate e interrogate. E l’ennesimo terribile delitto non ha potuto che innescare, ancora una volta dopo la vicenda della studentessa stuprata e uccisa a dicembre su un autobus, un’ondata di proteste delle donne (e non solo) in tutta l’India. Uno stupro e omicidio, quello relativo alla studentessa di New Delhi, che ha portato alla sbarra sei persone:  cinque di loro (il sesto è minorenne) rischiano la pena di morte.

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