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Faide generazionali e traffici illeciti, venti di guerra nel rione Traiano

L’Antimafia teme il ritorno delle pistole nel quartiere alla periferia Occidentale di Napoli, lì dov’è stato ucciso il diciassettenne Davide Bifolco.
A cura di Simone Di Meo
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È un'area strettamente sorvegliata dall'Antimafia quella in cui, questa notte, è stato ucciso il giovane Davide Bifolco. Temibili venti di guerra soffiano tra Fuorigrotta, Pianura e Soccavo e, più in generale, nella periferia occidentale del capoluogo dove le vecchie cosche sono state decimate da inchieste e omicidi, e i piccoli gruppi di reduci a malapena riescono a contenere la feroce aggressione che le «nuove leve» hanno lanciato in questi mesi per impadronirsi dei traffici illeciti più redditizi (droga e racket, anzitutto). Nel rione Traiano la situazione è però opposta perché gli inquirenti hanno registrato una strana inversione di tendenza che potrebbe portare, ben presto, a uno scontro cruento per la leadership territoriale.
«Si registra in zona il ritorno del clan Puccinelli», hanno scritto gli analisti della Direzione investigativa antimafia nell'ultima relazione, «che di recente ha rinfoltito i suoi organici e si è riappropriato della gestione delle piazze di spaccio» approfittando di un indebolimento degli avversari dovuto ad alcune pesanti condanne in sede giudiziaria. I Leone-Cutolo, infatti, che pure avevano fino a qualche anno fa monopolizzato il business degli stupefacenti, sono quasi del tutto scomparsi così come i Lago di Pianura, altro quartiere confinante che su Soccavo hanno sempre cercato una sponda.

I tentativi di alleanze criminali tra Pianura e Soccavo

Quello che maggiormente preoccupa Procura e organi investigativi però è la presenza di giovani e agguerrite bande di criminali che pretendono con metodi assai spicci spazio, rispetto e affari. Tant'è che la stessa Dia ha rilevato una «certa instabilità degli equilibri» provocata da «ambizioni autonomiste» di «personaggi emergenti». Una camorra «liquida» che sfugge agli stessi radar della magistratura alle prese con «attentati e intimidazioni» che fanno della porzione di territorio a cavallo tra Pianura e Soccavo un piccolo teatro di guerra. E le conferme di questa magmatica «situazione in evoluzione» arrivano dalle informative di carabinieri e squadra mobile che disegnano «tentativi di alleanze» tra i clan emergenti soprattutto per la «gestione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti».

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