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Napoli, indagato il carabiniere che ha ucciso Davide Bifolco al posto di blocco

Il drammatico episodio è avvenuto la scorsa notte nel rione Traiano. Il 17enne, fermato dopo una fuga, è stato ucciso da un carabiniere. Il fratello della vittima: “È stato colpito al cuore. Il carabiniere che ha sparato è sotto inchiesta per omicidio colposo.
A cura di Davide Falcioni
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AGGIORNAMENTO: Il carabiniere che ha ucciso Davide Bifolco a Napoli in seguito a un inseguimento – un giovane 22enne –  "è indagato, trattandosi di un atto dovuto anche a garanzia dello stesso". Lo rende noto il procuratore aggiunto di Napoli, Nunzio Fragliasso. L'autopsia non verrà eseguita prima di lunedì "occorrendo dare preventivo avviso ai familiari del defunto". Nel frattempo il militare – un 32enne in servizio al Nucleo Radiomobile – ha risposto alle domande del pm per oltre un'ora e ha ricostruito nei dettagli quanto è avvenuto, confermando che il colpo sarebbe partito accidentalmente.

La Procura di Napoli ha spiegato in un comunicato: "È prematuro trarre conclusioni investigative ma si può affermare, allo stato delle attuali acquisizioni investigative, che è stato esploso un colpo d'arma da fuoco dal militare e che l'evento si è verificato in occasione di un inseguimento finalizzato alla cattura del soggetto ricercato dalle forze dell'ordine in esecuzione di un provvedimento restrittivo, che era in compagnia del giovane deceduto". 

Intanto, ai microfoni di Fanpage.it, alcuni testimoni hanno raccontato cosa è avvenuto. "I ragazzi stavano sul motorino senza patentino e senza assicurazione. Alla vista dei carabinieri hanno tentato la fuga. I carabinieri li hanno inseguiti. Sul vialone a senso unico una volante li ha presi in pieno: un ragazzo è scappato, un'altro l'hanno bloccato, al terzo gli hanno sparato. Dopo avergli sparato l'hanno preso, ammanettato e portato in ospedale". Il testimone racconta che il carabiniere avrebbe mirato ad altezza d'uomo.

AGGIORNAMENTO – Davide Bifolco, il ragazzo colpito e ucciso da un colpo sparato da un carabiniere al rione Traiano a Napoli non è quello che si era dato alla fuga, come si era inizialmente pensato, bensì uno dei due che erano stati precedentemente bloccati dai militari. Intanto il fratello della vittima ha raccontato: "Mio fratello è stato colpito al cuore. E dopo, quando lui era a terra, i carabinieri hanno anche avuto il coraggio di ammanettarlo e di mettergli la testa nella terra. Aveva la polvere in bocca, mio fratello". A parlare è Tommaso Bifolco, fratello di Davide: "Io mi vergogno di essere un italiano. Ora lo Stato, chi ci chiederà scusa per quello che e' successo? – dice Tommaso – Mio fratello era un ragazzo d'oro, mai droga, mai rapine, mai nulla. Non voleva proseguire gli studi e io lo stavo convincendo a fare il mio stesso lavoro, l'ascensorista. Stava facendo solo un giro nel quartiere con il suo motorino, e per questo a Napoli si deve essere uccisi? Qui di morti ne vediamo tanti ma stanotte un intero rione è sceso in strada e sapete perché? Perché non è stato ucciso un camorrista ma un ragazzo innocente".

Le testimonianze sulla morte di Davide Bifolco

Sconvolta dal dolore anche la madre: "Quando gli ha sparato non l'ha visto in faccia? Quel carabiniere non ha visto che Davide era un bambino?". Flora, madre del 17enne, racconta gli ultimi istanti di vita del figlio. "Ieri sera è venuto da me, aveva freddo e mi ha chiesto un cappellino – racconta – mi ha detto: ‘Mamma, faccio l'ultimo giro col motorino e torno a casa. Poi, mi sono venuti a chiamare, volevano i documenti. Sono scesa in strada e ho visto Davide a terra. Ho cercato di muoverlo, l'ho preso per il braccio, ma non si muoveva più. Era già morto". "Ora, se ha il coraggio, quel carabiniere deve uccidere anche me, perché mi ha ucciso mio figlio".

Enrico, un amico di Davide presente la scorsa notte a bordo di un altro scooter, racconta: "Stavamo percorrendo un viale quando ad un certo punto una macchina dei carabinieri è andata contro lo scooter di Davide. E' iniziato l'inseguimento, è stata puntata la pistola e Davide è stato ucciso: l'hanno ammanettato come il peggior dei criminali, nonostante fosse già stato colpito". "Davide era un bravissimo ragazzo – aggiunge – per me era un fratello. Giocavamo a calcio, scherzavamo tra di noi. Non eravamo delinquenti, stavamo soltanto facendo un ultimo giro prima di tornare a casa".

Addio Davide: la rabbia su Facebook

Non solo nelle strade. La rabbia per l'omicidio di Davide Bifolco serpeggia anche su Facebook. Sono centinaia i post di condanna alle forze dell'ordine: uno di questi è stato scritto da un'amica della vittima, e si tratta dello slogan "ACAB (All Cops Are Bastards)" sopra a una scritta offensiva nei confronti dei carabinieri. Un'altra amica del giovane scrive: "Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta. Non si può accettare una cosa del genere. Faremo giustizia per te!". Intanto anche sulla bacheca del profilo di Davide si moltiplicano i messaggi di condoglianze, i R.I.P. e varie minacce ai carabinieri: "Auguri a quel carabiniere tutto il male possibile, deve pagare per quello che ha fatto". 

Morte di Davide Bifolco: sabato 6 corteo alla rotonda Cinthia

Gli amici di Davide Bifolco hanno annunciato l'intenzione di scendere in piazza domani: "Davide, un ragazzo di nemmeno 17 anni, è stato ucciso semplicemente perchè non si è fermato con il motorino all'alt dei carabinieri!! Non è la prima volta che accade, che a un posto di blocco si trovi la morte. Ricordiamo troppe morti di Stato, da Cucchi ad Aldovrandi a Mario Castellano. Non si può perdere la vita così, perchè le forze dell'ordine credono di essere in guerra quando si trovano nei quartieri popolari! Non si può accettare che se a morire è un ragazzo dei nostri rioni, un ragazzo che aveva tutta la vita davanti, una parte dei media e i benpensanti facciano intendere sotto sotto che "se l'è cercata"… Perciò domani, sabato, alle 16 saremo alla rotonda di via Cinthia a Soccavo! Vogliamo essere in piazza senza pretesa di rappresentare niente e nessuno se non la nostra indignazione e la solidarietà alla famiglia e agli amici di Davide come persone e abitanti di questa città. Invitiamo tutti e tutte a venire. Perchè mai più deve ripetersi!! "

Tragedia a Napoli, dove un ragazzo – Davide Bifolco, di 17 anni – ha perso la vita: ad ucciderlo è stato un carabiniere che, secondo la ricostruzione dei militari, avrebbe accidentalmente aperto il fuoco nei confronti del giovane che, in compagnia di un amico, non si sarebbe fermato all'alt. E' successo la scorsa notte nel quartiere Traiano nell'ambito di un servizio di pattugliamento del territorio. I carabinieri avrebbero notato tre persone in sella a uno scooter che, "con fare sospetto", stavano percorrendo il viale Traiano.

Stando a una prima ricostruzione fornita dall'Arma i tre non si sarebbero fermati all'alt e ne sarebbe scaturito un inseguimento terminato a Fuorigrotta, quando il conducente dello scooter ha colpito un'aiuola e ha perso il controllo del mezzo, urtando l'auto dei carabinieri e cadendo a terra. Immediatamente uno dei tre giovani – inseguito da un militare – è riuscito a scappare: è qui che si sarebbe consumata la tragedia. Il militare ha cercato di inseguirlo ma – secondo quanto ricostruito – gli sarebbe accidentalmente partito un colpo dalla pistola d'ordinanza; il proiettile ha raggiunto il fuggiasco, un ragazzo di 17 anni che è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, dove è morto. Il pubblico ministero sta ascoltando tutti i presenti nel tentativo di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. La morte del ragazzo di 17 anni è stata seguita dalla rabbia di numerosi cittadini: un'auto della polizia è stata distrutta e un'altra gravemente danneggiata durante le proteste.

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