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Mosca. Sfrattata storica biblioteca italiana per allargare gli uffici della magistratura

La piccola e raffinata biblioteca “Dante Alighieri”, dal 1955 prezioso riferimento culturale nel quartiere universitario di Mosca, è stata sfrattata dai poliziotti: computer, schedari, tavoli da lettura e duemila volumi dedicati all’arte e alla storia italiana, che ogni giorno venivano consultati da centinaia di studenti russi, saranno portati via entro il 30 aprile. La docente russa Marina Milerova: “forse si vuole un mondo in cui si legge sempre meno e ci si informa solo su Wikipedia”.
A cura di Silvia Buffo
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La piccola e raffinata biblioteca dedicata a Dante Alighieri e da cui prende il nome, dal 1955 prezioso riferimento culturale nel quartiere universitario di Mosca, è stata sfrattata dai poliziotti: computer, schedari, tavoli da lettura e duemila volumi dedicati all'arte e alla storia italiana, che ogni giorno venivano consultati da centinaia di studenti russi, saranno portati via entro il 30 aprile. Lo sfratto è stato stabilito dal Comune su richiesta del comitato investigativo di Mosca che occupa tutto il vecchio palazzo sovietico al numero 8 di via Stroitelej nei pressi della stazione della metropolitana "Universitiet".

Gli spazi liberati dalla storica biblioteca servirebbero ad espandere gli uffici della struttura di magistrati e poliziotti, impegnati in indagini dal grosso calibro su tutto il territorio russo. La "Dante Alighieri" influenzò i grandi maestri della letteratura russa come Pushkin ed era fonte di un incessabile fermento culturale. Anche grazie alla stretta collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura, ospitava, sempre in chiave strettamente italiana, concerti, conferenze, mostre fotografiche e di pittura.

Agghiacciante la dichiarazione di Marina Milerova, docente russa di letteratura e direttrice volontaria della biblioteca:

Ma io temo che ci sia dietro qualche altra cosa, c'è un disegno preciso contro tutto ciò che sa di cultura. Forse si vuole un mondo in cui si legge sempre meno e ci si informa solo su Wikipedia.

In merito si è espresso anche Vladimir Tolstoj, il pronipote del grande scrittore, ora consigliere di Putin per la Cultura, che, alimentando i presentimenti della Milerova, ha dichiarato:

Molte funzioni delle biblioteche non sono più al passo con i tempi di oggi. E c'è anche del personale in eccesso che contiamo di ridurre presto di almeno il 30 per cento.

Ora è in atto una forte protesta degli studenti e dei frequentatori abituali, dalle petizioni alle polemiche agli interventi social: la petizione chiama in ballo Putin insieme al sindaco che si mostra solidale a salvare la "Dante Alighieri". Intanto l'Ambasciata italiana a Mosca sta cercando una soluzione, mentre il ministero della Cultura russa popone di farne ospitare i volumi in altre biblioteche pubbliche, ma non sarebbe la stessa cosa, si tratterebbe di un vero e proprio crollo di un simbolo.

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