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Migranti, l’UE accusa: “Ricollocato un solo minore dei 5mila arrivati in Italia”

Secondo Strasburgo finora gli impegni assunti per il ricollocamento di 160mila migranti sono stati rispettati solo da Finlandia e Malta, mentre altri paesi sono in ritardo oppure fanno vero e proprio ostruzionismo.
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A cura di Davide Falcioni
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Un solo minore non accompagnato su 5mila è stato accolto nei paesi dell'Unione Europea: è questo il numero della vergogna, il dato che attesta una volta di più lentezze, passività e una buona dose di cinismo da parte del Vecchio Continente nel trattare la ricollocazione dei migranti, anche quando si tratta di bambini. Ma a fallire è l'intero programma di "smistamento" dei profughi e ad attestarlo è proprio Strasburgo. Al 27 aprile erano stati ricollocati 17.903 richiedenti asilo: 12.490 dalla Grecia e 5.920 dall'Italia. "Un dato – scrivono i promotori della risoluzione ad hoc – che equivale ad appena l'11 per cento degli obblighi assunti".

Ricollocamenti: solo Finlandia e Malta rispettano gli accordi

Come spiega La Repubblica, Italia, Germania e Grecia sono esclusi dal programma di ricollocamento, mentre solo Finlandia e Malta rispettano gli accordi. Helsinki è l'unica a farlo scrupolosamente per quanto riguarda il capitolo dei "minori non accompagnati". Altre nazioni non solo non collaborano, ma addirittura si oppongono fermamente ad accogliere profughi: Slovacchia e Ungheria, ad esempio, sono arrivati a portare la commissione UE davanti alla Corte di Giustizia. Repubblica Ceca, Polonia e Austria sono tra i paesi che meno collaborano, mentre secondo Strasburgo tutte le altre nazioni comunque sono in grave ritardo nell'attuazione degli impegni assunti. In questo quadro non mancano stati membri che utilizzano criteri fortemente discriminatori, ricollocando solo alcune tipologie di migranti e discriminandone altri.

Strasburgo: "Sanzionare i paesi che non rispettano gli impegni"

L'obiettivo del Consiglio Europeo è quello delle 160mila ricollocazioni, ma il risultato è ancora lontanissimo. Il Parlamento UE invita gli stati a dare la priorità ai minori non accompagnati e ad altri "richiedenti vulnerabili". Si chiede quantomeno di cancellare dalle statistiche lo scandaloso "1" che riguarda la situazione dei bambini giunti in Italia. Per questo Strasburgo chiede alla Commissione Europea di adottare anche sanzioni, laddove necessario, aprendo la procedura d'infrazione nei confronti di chi non rispetta il programma sui migranti. "Se i paesi non incrementeranno rapidamente le loro ricollocazioni, i poteri della commissione vanno usati senza esitazione".

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