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Maxi-truffa alla banca vaticana, sequestrati titoli falsi per 3mila miliardi

Due truffatori, un olandese e uno statunitense, sono stati fermati dalla Guardia di Finanza e dalla gendarmeria vaticana mentre tentavano una mega truffa allo Ior.
A cura di Antonio Palma
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Una maxi truffa per svariati miliardi di euro ai danni dello Ior, la banca vaticana, è stata sventata sabato da un'operazione della Guardia di Finanza italiana in collaborazione con la gendarmeria della Santa Sede. I militari hanno sequestrato certificati obbligazionari e titoli di credito per un valore di circa 3mila miliardi, anche se solo virtuali visto che i titoli erano completamente falsi. Protagonisti della tentata mega truffa allo Ior due cittadini stranieri, un olandese e uno statunitense, che sono stati fermati e poi rilasciati dalle forze di polizia italiane e vaticane. Come hanno spiegato i militari della Guardia di Finanza, i due uomini, vestiti elegantemente, si sono presentati sabato ai varchi di ingresso del Vaticano e hanno cercato di entrare spiegando alle guardie svizzere che avevano un appuntamento con dei cardinali che li stavano aspettando. Le autorità del Vaticano però si sono insospettite e hanno avviato alcune verifiche scoprendo che nessuno dei cardinali citati li stava aspettando. A questo punto i due sono stati fermati e consegnati alla Guardia di Finanza.

Le Fiamme Gialle hanno immediatamente avviato degli accertamenti sui due scoprendo che nella valigetta avevano decine di titoli falsi per una somma impressionante. I militari hanno anche perquisito le stanze di un hotel vicino al Vaticano nel quale i due alloggiavano scoprendo all'interno timbri e sigilli utilizzati per creare i falsi documenti. Dopo un ulteriore accertamento si è scoperto che i due erano truffatori di professione già indagati  per tentativo di frode in diversi Paesi asiatici. Secondo la Guardia di Finanza i due volevano utilizzare falsi legami con il Vaticano per aprire una linea di credito con la banca vaticana. Ad ogni modo dopo le normali procedure di rito i due sono stati rilasciati perché la legge del nostro Paese non permette l'arresto se si è indagati per tentativo di frode. Probabilmente i due hanno già lasciato l'Italia.

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