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M5S: “Favorevoli ai vaccini obbligatori in caso di epidemia. Rigettiamo le teorie antivacciniste”

Con un post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle annuncia di essere favorevole ai vaccini obbligatori “che proteggono da malattie per le quali esiste una reale emergenza epidemica (come esiste al momento per il morbillo)”. La base del Movimento in rivolta.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Movimento 5 Stelle prende posizione rispetto all'obbligatorietà vaccinale introdotta dal decreto Lorenzin approvato in Consiglio dei Ministri venerdì scorso. Con un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, M5S annuncia di essere favorevole ai vaccini e all'eventuale obbligatorietà in caso di reale emergenza epidemica, come quella attuale di morbillo: "Il MoVimento 5 Stelle è a favore delle vaccinazioni e vuole che nel Paese ci sia la massima copertura vaccinale possibile. Noi siamo favorevoli all’obbligatorietà dei quattro vaccini che oggi, per legge, sono già obbligatori, e siamo anche favorevoli all’introduzione di misure di obbligatorietà per vaccini che proteggono da malattie per le quali esiste una reale emergenza epidemica (come esiste al momento per il morbillo). Sullo specifico delle misure di obbligatorietà come introdotte nel Decreto Lorenzin ci riserviamo di giudicare dopo aver letto il decreto nella sua interezza (e nella sua versione definitiva), e dopo esserci consultati con i nostri esperti nazionali ed internazionali di riferimento. La nostra speranza è che su questo tema si possa avere una seria discussione tra tutte le forze politiche, possibilmente senza strumentalizzazioni di alcun genere, vista l’importanza del tema in termini di diritto alla salute individuale e pubblica", si legge nel post.

"Fatta questa doverosa premessa, il MoVimento 5 Stelle rimane favorevole – in linea generale ma con le dovute specificazioni la cui complessità non può essere discussa o riassunta in un comunicato stampa– allo sviluppo di una politica di raccomandazione dei vaccini capillare nel territorio, sostenuta dalle necessarie risorse finanziarie ed infrastrutturali, affinché le famiglie siano accompagnate dai propri pediatri e dai propri medici verso la vaccinazione, e affinché venga rimosso ogni ostacolo pratico alla vaccinazione stesso (in altre parole, un adeguato potenziamento dei servizi a tutti i livelli)", proseguono i pentastellati.

L'approccio che noi proponiamo include anche lo stanziamento di risorse per la creazione di
(i) un anagrafe vaccinale nazionale,
(ii) efficaci meccanismi di monitoraggio della copertura a livello nazionale e regionale,
(iii) la formazione di un comitato indipendente di consulenza composto da esperti del settore (i.e., sul modello americano dell' ACIP, Advisory Committee on Immunization Policies) con almeno il 50% di rappresentanti internazionali.

Questo approccio, che è modellato sulle "immunization policies" dei paesi Scandinavi (e di 47 stati USA su 50), si basa sul coinvolgimento attivo e responsabile della popolazione ed ha anche il notevole vantaggio di creare un patrimonio di fiducia reciproca tra cittadini ed istituzioni che potrà essere usato per implementare ogni altra politica di prevenzione sanitaria (alimentazione, allattamento, attività fisica, etc). Come spiegato precedentemente, questa posizione di fondo in favore di un approccio "persuasivo" alla vaccinazione include clausole di salvaguardia che introducono misure coercitive (i.e., "obbligo") in caso di emergenze epidemiche oppure di cadute della copertura vaccinale sotto le soglie che garantiscono l'immunità di gregge.

Va da sé che questo tipo di approccio non può essere considerato né interpretato in alcun modo come una posizione più morbida nei confronti dell'anti-vaccinismo, che è un fenomeno senza alcuna base scientifica che noi rigettiamo completamente. Al contrario, noi crediamo che il tipo di persuasione attiva e capillare così delineato rappresenti il modo migliore per sconfiggere ogni forma di "vaccine hesitancy" e "vaccine resistance" in modo completo e duraturo. In questo senso noi respingiamo fortemente qualsiasi insinuazione su una presunta equazione “obbligo contro non-obbligo = pro-vaccini contro anti-vaccini”, che è del tutto insensata dal punto di vista scientifico.

La presa di posizione del Movimento 5 Stelle ha però creato parecchi malumori e agitato la base del movimento. Numerosi infatti sono i commenti di attivisti contrari all'obbligo vaccinale che si scagliano contro Beppe Grillo e contro il Movimento 5 Stelle, reo di aver tradito i valori che ha sempre propugnato: "Gli esperti del Settore sono tutti a libro paga delle multinazionali del Farmaco. Non diranno mai che i vaccini possono anche avere effetti collaterali seri. Non ho capito perché su temi così importanti il M5S non fa votare la base in Rete prima di prendere determinate posizioni. Lo stesso è avvenuto per la permanenza o meno nell'Euro e nella U.E. Secondo me si sta commettendo un grande errore che potrebbe ripercuotersi sul consenso. Spero si provveda presto", scrive Enzo. "Beppe Grillo, mi ricordo quando facevi le conferenze contro le industrie farmaceutiche 20 anni fa, e adesso che sono in gioco vite di bambini, sei d'accordo sull'obbligo vaccinale. Ma stiamo tornando indietro o dobbiamo andare avanti? La vaccinazione deve essere libera scelta e non un obbligo. E poi, 12 vaccini?? Mi piacevi, sì una volta, ora non più", scrive invece Lucia.

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