Lei lo rifiuta: lui, 18 anni, la riempie di calci e pugni

Nel giorno della Festa della Donna, mentre in tutto il mondo milioni di persone hanno indetto uno sciopero per la parità dei diritti, in un paese della provincia di Catania si è verificato un episodio inquietante: un ragazzo di 18 anni ha atteso che l'ex fidanzata di 16 anni tornasse da scuola e all'ennesimo rifiuto di lei di riallacciare una relazione ormai finita l'ha colpita con pugni e calci fratturandole il naso, per poi fuggire a gambe levate.

L'aggressore, appena maggiorenne, è stato arrestato per minacce, violenza privata e lesioni aggravate dai carabinieri della locale stazione e posto agli arresti domiciliari. Il giovane è stato trovato e bloccato in casa di un amico, dove era andato a nascondersi. E' stata la ragazza ad avvisare i militari dell'Arma con una telefonata al 112, raccontando le percosse subite dall'ex fidanzato. Sul posto è intervenuta un'ambulanza del 118 con cui è stata trasportata in ospedale. I medici del pronto soccorso le hanno curato una ‘frattura scomposta al setto nasale' e ‘escoriazioni al viso' giudicate guaribili in trenta giorni.

Sciopero 8 marzo: in piazza anche contro la violenza di genere

Tra le ragioni dello sciopero di oggi c'è anche il contrasto a ogni forma di violenza contro le donne: "Scioperiamo contro la trasformazione dei centri antiviolenza in servizi assistenziali. I centri sono e devono rimanere spazi laici ed autonomi di donne, luoghi femministi che attivano processi di trasformazione culturale per modificare le dinamiche strutturali da cui nascono la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Rifiutiamo il cosiddetto Codice Rosa nella sua applicazione istituzionale e ogni intervento di tipo repressivo ed emergenziale. Pretendiamo che nell’elaborazione di ogni iniziativa di contrasto alla violenza vengano coinvolti attivamente i centri antiviolenza".