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L’eredità di Ermes Mattielli potrebbe andare ai due ladri che lo avevano derubato

L’uomo sparò e ferì due nomadi che si erano introdotti nel suo deposito ad Arsiero (Vicenza). Condannato al pagamento di 135mila euro e a 5 anni di carcere, nei giorni scorsi Mattielli è morto. Gli “eredi di fatto” rischiano in qualche modo di essere proprio i due ladri.
A cura di Biagio Chiariello
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Rischia di finire nelle tasche dei presunti ladri feriti dal rigattiere di Arsiero (Vicenza) Ermes Mattielli, 62 anni, l'eredità di quest'ultimo scomparso nei giorni scorsi all'ospedale di Santorso a seguito di un infarto. E’ il Giornale di Vicenza ad azzardare questa ipotesi, adducendo il fatto che i due nomadi, Blu Helt e Cris Cari, a cui l’uomo aveva sparato dopo averli sorpresi a rubare nel suo deposito, vantano un ‘credito' di 135mila euro  su Mattielli condannato dal tribunale di Schio come risarcimento danni per il ferimento degli stessi nel 2006, oltre che a 5 anni e 4 mesi di carcere. Quel debito non si è estinto però con la morte dell’anziano. La possibilità da parte dei due presunti malviventi di “impossessarsi” del patrimonio di Mattielli esiste dal 4 luglio 2012, da quando cioè i giudici emisero il primo verdetto. La possibilità che tra si arrivasse ad una forma di accordo tra le parti aveva bloccato l'azione legale dei due con il rottamaio di Arsiero. Ora però le cose cambiano. C’è da dire che in casi come questo le pendenze civilistiche ricadono sugli successori legittimi. Ma Mattielli non avrebbe eredi diretti ad esclusione, come indicano i quotidiani locali, di un cugino che probabilmente potrebbe rinunciare all'eredità nel caso i beni dell'uomo non arrivassero a coprire i 135mila euro.

Va pure specificato che il “patrimonio” del 62enne consisterebbe unicamente nella sua abitazione e in un magazzino del valore di poche migliaia di euro. “Non ci sono genitori, moglie, figli né fratelli o sorelle – spiega l'avvocato di fiducia di Mattielli, Maurizio Zuccollo – credo abbia solo qualche cugino. Ma questi potranno rifiutarsi di ricevere l'eredità, viste le modeste proprietà del rigattiere e quel risarcimento da 135mila euro. Così, in assenza di eredi, lo Stato diventerà proprietario dei beni di Ermes, adoperandosi per il pagamento del dovuto ai rom”. “L'art. 596 del codice civile – spiega al Giornale l'avvocato Marco Tomassoni – enuncia che, in mancanza di altri successibili, l'eredità è devoluta allo Stato italiano: l'acquisto avviene di diritto senza bisogno di accettazione e non può farsi luogo a rinunzia”. Il secondo comma dell'art. 586 prevede inoltre che lo Stato risponda dei debiti del defunto intra vires (ovvero nei limiti di ciò che ha ricevuto dal defunto stesso) e che “provveda alla liquidazione dell'eredità nell'interesse di tutti i creditori e legatari” che abbiano presentato dichiarazione di credito.

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