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In Italia 2milioni e 300mila famiglie non possono permettersi una casa

Secondo uno studio internazionale occorrono nuovi strumenti di intervento per superare un problema che diventa sempre più un’emergenza sociale.
A cura di Antonio Palma
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La questione abitativa in Italia diventa ogni anno sempre più un'emergenza sociale, sopratutto per l'acuirsi della crisi economica che ha colpito i ceti più deboli. Come ricorda Danilo Taino sul Corriere della Sera, infatti, nelle città italiane ci sono almeno due milioni e trecentomila famiglie che non sono in grado di garantirsi un’abitazione minima, che per il nostro Paese è calcolata in circa sessanta metri quadrati. Fino ad ora i pochi e saltuari interventi messi in atto attraverso i piani di edilizia popolare non sono serviti a molto e ancora oggi la questione spesso viene messa in secondo piano nel dibattito politico come se non avesse soluzione. Ma come si può risolvere l'emergenza casa nel nostro Paese? È quello che si sono chiesti alla società di consulenza McKinsey che, attraverso il suo istituto di ricerca MK Global Institute, ha realizzato uno studio approfondito su questo tema elaborando anche alcune proposte concrete per affrontarlo.

Il gap di accessibilità alla casa in Italia

Nel dettaglio, lo studio ha calcolato quanto gap di accessibilità alla casa esiste in Italia, cioè quanto salario in più servirebbe a una famiglia media per comprare l’abitazione senza dovere impegnare più del 30% del reddito stesso. Il risultato è che nel nostro Paese i 2,3 milioni di famiglie in difficoltà complessivamente avrebbero bisogno ogni anno di nove miliardi di dollari in più, circa 7,1 miliardi in euro. ovviamente ci sono enormi deferenze in base alle città e alla posizione geografica. Se a Milano infatti si registra un gap di quattro miliardi di dollari, a Roma si scende a tre, mentre a Firenze a un miliardo, a Torino a 500 milioni e a Napoli a 300 milioni.

I possibili interventi per l'emergenza casa

Come ha spiegato Stefano Napoletano che ha seguito lo studio per l’Italia, esistono quattro possibili interventi applicabili al caso italiano. In primis vanno di molto ridotti i tempi e i costi della burocrazia per ottenere i permessi; in generale il settore delle costruzioni va modernizzato con nuovi strumenti; servono minori costi di realizzazione delle case; vanno abbassati i costi di finanziamento per l’acquisto della casa e infine vanno resi disponibili finanziamenti anche a chi ha redditi bassi e scarse garanzie da offrire.

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