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Il Ministro Cancellieri sui tunisini imbavagliati: “Offensivo della dignità umana”

In un’informativa alla Camera, la Cancellieri ha affrontato la questione dei due tunisini che, durante le operazioni di rimpatrio, sono stati immobilizzati con delle fascette ai polsi e dello scotch sulla bocca. Per il Ministro si è trattato di un comportamento lesivo della dignità della persona.
A cura di Alfonso Biondi
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Anna Maria Cancellieri informativa sugli immigrati rimpatriati

Il Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri torna sulla vicenda dei tunisini immobilizzati dalle forze di polizia in maniera eccessivamente rudimentale durante le operazioni di rimpatrio. Sul volo Alitalia Roma-Tunisi, come dimostra la foto scattata da un filmaker, la bocca di un tunisino era sigillata con del nastro marrone; i suoi polsi, poi, bloccati da fascette di plastica.

Cancellieri: "Misure offensive della dignità della persona- "Ebbene, Anna Maria Cancellieri, in un'informativa alla Camera, ha voluto sottolineare che l'utilizzo di "misure coercitive" durante le operazione di rimpatrio, come lo scotch sulla bocca, rappresenta un "comportamento estemporaneo" ed "offensivo della dignità della persona". Ecco perché il Ministro dell'Interno ha tutta l'intenzione di arrivare "alla piena verità dei fatti". "Faremo delle verifiche col massimo scrupolo"- ha promesso la titolare del Viminale, sottolineando che il capo della Polizia ha già predisposto degli accertamenti per chiarire la vicenda.

Dovevano essere usate mascherine sanitarie- La Cancellieri, però, ha anche precisato il motivo per il quale i due tunisini erano imbavagliati e legati: "Ai loro polsi sono state applicate fascette in velcro, materiale di cui è dotato il personale che effettua i servizi di rimpatrio a bordo di aerei". E per quanto riguarda lo scotch sulla bocca? Il Ministro ha spiegato che "gli agenti ritenevano di utilizzare delle mascherine sanitarie" al fine di " prevenire il tentativo di sputare il sangue fuoriuscito dalle labbra che avevano cominciato a mordersi, pratica autolesionistica cui spesso fanno ricorso gli stranieri per ostacolare l'operazione di espulsione". L'uso della mascherina, per la Cancellieri, non sarebbe contrario alla normativa che regola i rimpatri, che comunque ammette misure coercitive "in caso di rifiuto dell'allontanamento". Tali misure, però, non devono ledere la dignità di chi viene rimpatriato, né compromettere la sua facoltà di respirare normalmente. E quanto accaduto, sebbene le forze dell'ordine avessero predisposto dei rudimentali accorgimenti per far respirare i tunisini, "non appare corrispondere a nessuna delle misure coercitive previste e nei fatti si traduce in un comportamento che la coscienza collettiva percepisce come offensivo della dignità della persona".

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