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HIV: ricercatori italiani scoprono dove il virus si “nasconde” nelle cellule

I ricercatori dell’Icgeb di Trieste sono riusciti a scoprire dove il virus si nasconde nelle cellule.
A cura di Davide Falcioni
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I ricercatori dell'Icgeb di Trieste sono riusciti a fotografare, per la prima volta al mondo, la struttura del nucleo dei linfociti, scoprendo la "tana" dove il virus dell'HIV si nasconde sino a diventare "non visibile". A guidare l'equipe di scienziati è stato il professor Mauro Giacca, direttore del Centro di medicina molecolare. La scoperta è stata pubblicata sul sito di ‘Nature' e avrà importanti ricadute nello sviluppo di nuovi farmaci contro l'Aids, una malattia la cui peculiarità è proprio quella di inserire il proprio patrimonio genetico in quello delle cellule che infetta, diventando parte di esse.

I ricercatori hanno tentato di comprendere per quale ragione il visus colpisce solo alcuni geni, ignorandone invece altri.La ragione per cui il virus scelga esclusivamente alcuni dei 20mila geni umani per integrarsi e, soprattutto, come faccia all'interno di questi geni a nascondersi ai farmaci era rimasto finora un enigma, che finalmente è stato risolto dal gruppo di ricercatori italiani dell'International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology. A consentire al virus di insediarsi nella cellula sono, secondo gli studiosi, due proteine(NUP153 e LEDGF/p75).

La scoperta rappresenta un passaggio fondamentale nella lotta all'Aids dopo che, recentemente, un team di ricercatori americani è riuscito a mettere a punto una sostanza in grado di ‘inibire' il virus nelle scimmie. Gli studiosi statunitensi del Scripps Research Institute, in California, hanno modificato il Dna dei primati, in modo da creare una sorta di ‘scudo' contro l'Hiv. I risultati di laboratorio sono stati incoraggianti.

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