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Grecia, Varoufakis rassicura i mercati: “Atene pagherà la rata all’Fmi”

Su Atene si addensano nubi preoccupanti, ma il ministro della finanze del governo Tsipras prova a rassicurare: “Pagheremo la rata del 5 giugno perché si raggiungerà l’accordo con i creditori entro quella data”, ha detto.
A cura di Biagio Chiariello
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Nuovo capitolo della serie Grecia vs. default. Dopo che solo 24 ore fa il ministro dell’Interno, Nikos Voutsis, aveva dichiarato alla televisione Mega che Atene non sarebbe stata in grado di restituire le prossime rate del prestito concesso dal Fondo Monetario Internazionale, oggi il suo collega alle Finanze, Yanis Varoufakis lascia intendere di voler riapparecchiare il tavolo delle trattative con i creditori. La Grecia pagherà la rata del Fmi il 5 giugno perché si raggiungerà l'accordo con i creditori entro quella data", ha detto ai giornalisti che chiedevano se Tspiras & c. la prossima settimana rimborseranno la rata. Entro la fine di giugno la Grecia dovrebbe versare in tutto circa 1,6 miliardi di euro in quattro rate: nel complesso si tratta del doppio del denaro che Atene ha dovuto pagare a maggio e la crisi di liquidità in cui da mesi si trova il paese si fa sempre più affannosa. La prima rata, dovuta il 5 giugno, ammonta a circa 300 milioni. Negli ultimi giorni diversi esponenti del governo Tsipras avevano detto avevano fatto capire che i fondi al FMI non saranno versati, se prima non sarà raggiunto un accordo con i creditori che sblocchi nuovi aiuti finanziari.

Si è ipotizzato anche che la Grecia non paghi subito la prima tranche di rimborso. "C'è la possibilità che vengano messi insieme più versamenti che la Grecia dovrebbe fare al Fmi nel corso del mese di giugno e poi chiudere tutto in un unico pagamento", ha spiegato una fonte vicina al governo Tsipras sentita dalla Reuters. Si tratterebbe "fondamentalmente di un esercizio di tecnico di tesoreria". Operazione che troverebbe "probabilmente d'accordo" anche il Fmi. In questo modo, secondo la fonte, "si avrebbero un paio di settimane in più, ma senza la prospettiva di come potrebbe essere affrontato un simile pagamento si avrebbero grandi rischi per i greci, con prospettive imprevedibili".  Ma per il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, non c'è alcun piano B, la Grecia deve stare nella zona euro e i negoziati con i creditori internazionali devono essere accelerati a causa dei problemi di liquidità. "C'è bisogno di un ulteriore sforzo per le riforme – ha detto Moscovici – bisogna trovare l'accordo ma ancora non c'è", ha detto Moscovici.

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