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Francia: uccise il marito violento, Hollande accorda la grazia a Jaqueline Sauvage

La donna sparò alla schiena al marito che per 47 anni l’aveva picchiata e violentata.
A cura di Davide Falcioni
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Il Presidente della Repubblica francese François Hollande ha accordato la grazia a Jaqueline Sauvage, donna condannata  a 10 anni di reclusione per l'omicidio del marito violento. La Sauvage  potrà dunque fin da subito lasciare il carcere. "Ho deciso di accordare a Jacqueline Sauvage una grazia per la parte restante della sua condanna. Questo mette fine immediatamente alla sua detenzione", ha scritto capo dello Stato su Twitter.

Jaqueline Sauvage, 68 anni, era stata condannata per aver assassinato nel 2012, con tre colpi di arma da fuoco alle spalle, il marito: l'uomo la maltrattava da 47 anni, picchiandola, umiliandola e arrivando a violentare lei e le figlie. Al processo queste ultime avevano testimoniato l'inferno che l'uomo aveva fatto vivere loro per tutta la vita. Un altro figlio si era tolto la vita alla vigilia dell'omicidio, vittima anche lui della crudeltà del padre, che non riusciva più a sopportare.

La vicenda aveva fatto discutere e commosso tutto il Paese, tanto che molti cittadini e cittadine si erano mobilitati per chiedere un gesto di clemenza di Hollande, lanciando anche una petizione on-line che aveva ottenuto più di 400mila firme, anche da personalità di spicco del mondo artistico, della politica e della società civile, che avevano indicato la Sauvage come un simbolo della violenza maschile contro le donne. Il Presidente della Repubblica, pur prendendo atto della conferma della condanna dello scorso anno, aveva già deciso una grazia parziale 11 mesi fa, ma la sua idoneità a tornare libera non era stata confermata dalle perizie psichiatriche. In una nota, l'Eliseo ha ieri spiegato che la decisione della grazia è stata presa in virtù dell'articolo 17 della Costituzione e dopo le consultazioni con il ministero della Giustizia. "Il presidente della Repubblica ha valutato che il luogo della signora Sauvage non è in prigione, ma con la sua famiglia".

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