Egitto: raffica di attentati nel Sinai, almeno 30 morti e decine di feriti

Torna la pura in Egitto dove nelle scorse ore una serie di attentati a catena ha insanguinato la regione del Sinai settentrionale. La raffica di attentati, compiuti con colpi di mortaio e autobombe, ha avuto come obiettivo principale le forze di sicurezza egiziane e ha causato almeno trenta morti e decine di feriti. secondo la tv di stato egiziana, tra le vittime ci sono anche civili. Gli attacchi, tutti coordinati tra loro, si sono svolti in rapida successione in tre centri della regione e hanno colpito alcuni basi militare e posti di blocco delle forze governative. Tra gli obiettivi centrati ci sono Sheikh Zuwaid, dove risultano essere stati colpiti una decina di bersagli, la località di El Arish, una delle più colpite, e la parte egiziana di Rafah al confine con la striscia di Gaza. Anche se le forze di sicurezza egiziane non hanno fornito dettagli, sicuramente è stata centrato un quartier generale della polizia, un complesso residenziale per le forze dell’ordine e un checkpoint dell’esercito. Diversi i combattimenti tra forze di sicurezza e terroristi che sono stati segnalati dopo gli attentati.

Attacchi jihadisti

Gli attacchi sono stati rivendicati più tardi dal gruppo Ansar Beït al-Maqdess, i cosiddetti "partigiani di Gerusalemme". Il gruppo di combattenti islamici era già stato indicato come principale imputato degli attacchi. Del resto si tratta di uno dei principali gruppi jihadisti egiziano basato nella penisola e da poco ribattezzatisi "stato del sinai" dopo aver proclamato nei mesi scorsi un'alleanza con l'isis. Giovedì mattina si è diffusa inoltre anche la notizia del ritrovamento dei corpi decapitati di tre uomini in un villaggio nella stessa zona del Sinai. Una delle tre vittime era un egiziano rapito pochi giorni fa.