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Cuba, ultimo saluto a Fidel Castro: “Difendiamo la patria e il socialismo”

Il fratello Raul ha preso la parola davanti alla folla, accorsa per rendere omaggio al Lider Maximo a Santiago de Cuba, dove sarà sepolto: “Ci ha mostrato quello che potevamo fare, quello che possiamo fare. E ora quello che potremmo fare. Sì se puede”.
A cura di Ida Artiaco
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La folla di Santiago del Cile rende omaggio alle ceneri di Fidel Castro (Getty).
La folla di Santiago del Cile rende omaggio alle ceneri di Fidel Castro (Getty).

Cuba saluta Fidel Castro. Le ceneri del Lider Maximo sono arrivate a Santiago, e ad attenderle c'era un fiume di persone, ammassate per le strade della seconda città più popolata del Paese per rendergli omaggio. Dopo aver percorso quasi 900 chilometri e aver attraversato l'isola, il suo corpo è tornato nel luogo dove è cominciato il suo sogno di rivoluzione, prima dell'entrata trionfale a L'Avana nel 1959. Alla folla presente si è rivolta il fratello, Raul, che ha dichiarato: "Giuriamo di difendere la patria e il socialismo. Fidel, hasta la victoria siempre". Un vero e proprio bagno di folla per il Comandante en Jefe, alla presenza di numerose autorità, tra cui il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sasso Nguesso, e quello del Venezuela, Maduro.

Il suo viaggio si concluderà nel cimitero di Santa Ifigenia, che per l'occasione è inavvicinabile. Qui Fidel Castro riposerà insieme ad altri uomini simbolo di Cuba e molto amati dalla popolazione, come l'eroe nazionale Josè Martì e altri 30 generali protagonisti della liberazione cubana dalla dittatura di Fulgencio Batista. Con la sepoltura si concluderanno i nove giorni di lutto nazionale e l'isola potrà tornare a svolgere le sue attività quotidiane, dal ballare al bere alcolici all'ascoltare la musica. Il futuro del Paese è almeno fino al 2018 nelle mani del fratello del Lider Maximo, Raul, che ha preso la parola davanti agli abitanti di Santiago.

"Ci ha mostrato – ha detto riferendosi al Comandante – quello che potevamo fare, quello che possiamo fare. E ora quello che potremmo fare. Sì se puede". Ha ricordato alcuni dei momenti più importanti della carriera politica del fratello, dalla crisi dei missili all'impero americano. "Fidel ci ha dato prova – ha continuato – che abbiamo potuto creare una Cuba libera, trasformata in una potenza dal punto di vista della medicina e della biotecnologia. Si è potuto, si può e si potrà superare qualsiasi ostacolo per l'indipendenza, la sovranità della patria e il socialismo".

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