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Caso Bettencourt: scagionato Sarkozy, potrebbe ricandidarsi

L’ex Presidente francese è stato scagionato perché le prove a suo carico sono state dichiarate troppo deboli.
A cura di Antonio Palma
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Nicolas Sarkozy è stato scagionato dall’accusa di circonvenzione di incapace nell’inchiesta Bettencourt. I giudici di Bordeaux che indagavano sul caso hanno appurato che le prove a carico dell’ex-presidente francese erano in pratica inesistenti e quindi deboli per un rinvio a giudizio. Nell’ambito della stessa inchiesta invece sono stati rinviati a giudizio l’ex-ministro Eric Woerth, tesoriere della campagna elettorale di Nicolas Sarkozy, e altre nove persone. Sarkozy era stato iscritto nel registro degli indagati lo scorso 21 marzo con l’accusa di aver approfittato della debolezza psichica della miliardaria Liliane Bettencourt, proprietaria dell’azienda di prodotti cosmetici l’Oreal, per farsi finanziare la campagna elettorale del 2007.

Sarkozy potrebbe ricandidarsi – Alla base dell’accusa c’erano le dichiarazioni dell’ex contabile di Bettencourt, che aveva parlato di una richiesta di 150mila euro dall’allora tesoriere della campagna elettorale dell’ex presidente francese, e di una serie di persone vicine alla Bettencourt che hanno dichiarato di aver visto Sarkozy più volte durante il 2007 a casa della miliardaria. Sarkozy ha sempre sostenuto di essersi recato a casa Bettencourt, la cui fragilità psichica era stata costata già nel 2006, una sola volta durante la campagna del 2007, per incontrare il marito della Bettencourt, deceduto nel novembre di quell’anno. Ora uscito da questa inchiesta secondo alcune fonti l’ex presidente francese potrebbe ricandidarsi alle elezioni presidenziali del 2017.

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