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Capre e maiali potranno stare in casa, fuori criceti e porcellini d’India

Le nuove norme sui regolamenti condominiali approvate all’unanimità dal Parlamento hanno fatto indignare diverse associazioni animaliste. Il testo dice che si possono tenere animali domestici come il cane e gatto (ma anche il bue e l’asino), ma vieta quelli esotici (come pesci tropicali, canarini e criceti).
A cura di Biagio Chiariello
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Capre e maiali potranno stare in casa, fuori criteri e porcellini d'India

Indubbiamente i più contenti del nuovo regolamento condominiale appena approvato dalla Camera saranno i 6 milioni di famiglie italiane che possiede animali domestici più comuni,  7 milioni di cani e 7,4 milioni di gatti (dati Assalzoo 2011). Il ddl 4041 porta ad un importante adeguamento del codice civile in materia di condominio, già per il fatto che non veniva mai modificato dal 1942. Uno dei più significativi e già discussi provvedimenti è quello che stabilisce che "le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici". Si avrà quindi una maggiore libertà nel poter avere in casa i nostri amici a quattro zampe. Ma c'è chi guarda alla norma con perplessità. Proprio la dicitura "domestici" ha fatto andare su tutte le furie i veterinari della Sivae, la società italiana per animali esotici federata, e l’Anmvi, l’associazione nazionale dei medici veterinari: la “terminologia è impropria e ridicola perché rende vietabile il criceto ed ammissibile la capra”, dicono le associazioni, come riporta il Fatto Quotidiano. Il problema è che l’articolo di legge distingue nettamente tra gli animali domestici (dagli intoccabili cani e gatti al bue, l'asino e la capra) e quelli esotici: dai criceti ai pappagallini passando per porcellini d’India e pesci tropicali. Per questo motivo Sivae e Anmvi chiedono a gran voce al Governo di intervenire per rivedere queste norme, magari chiedendo prima il parere di esperti animalisti e di veterinari.

“Con animali esotici – dice al ilfattoquotidiano.it Alessandro Melillo, esperto di animali esotici della Sivae -si intende in veterinaria tutti quelli che non sono cani, gatti e animali da fattoria. Dalla riforma rimangono fuori tanti animali innocui, dai criceti al canarino, passando per la cocorita. Un’iguana, alcune specie di serpenti, un geco, oltre a essere assolutamente privi di elementi di nocività, sono più adatti alla vita condominiale rispetto a un San Bernardo o un Rottweiler. Persino un gatto, lasciato libero di vagare, frequenta le zone comuni di un condominio e può dare fastidio. Al contrario, posso tenere un porcellino d’India per 10 anni e il mio vicino non lo scoprirebbe mai. Con “esotico” il legislatore si immagina la tigre in salotto. Ma esiste già un regolamento per gli animali pericolosi”.

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