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Cameron: “Via l’assistenza a obesi e alcolisti che non guariscono”

Il premier inglese propone il taglio del welfare ai soggetti che, pur percependo aiuti statali, non mostrano di raggiungere risultati.
A cura di Davide Falcioni
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Per rimettere in sesto il bilancio statale inglese il primo ministro David Cameron sembra intenzionato a usare le maniere forti anche nei confronti di chi soffre di obesità, alcolismo o uso di droghe, eliminando le misure di welfare ai soggetti che si rifiutano di sottoporsi alle terapie mediche per ritrovare la salute. Secondo il premier inglese, infatti, lo stato deve sborsare ben 94miliardi di sterline, ovvero 127 miliardi di euro all'anno, per garantire misure di assistenza a chi soffre di svariati disturbi.

Ovviamente la proposta di Cameron ha ottenuto un plauso da parte dei conservatori, mentre non pochi democratici hanno espresso critiche per il rischio, più che mai concreto, che il taglio del welfare colpisca solo le famiglie meno abbienti. Dal canto suo il primo ministro è però convinto che esistano moltissimi "furbi" anche tra i poveri: soggetti che, avendo un reddito annuo inferiore alle 26mila sterline, reclamano l'assegno sanitario per guarire da obesità, alcolismo, dipendenza da sostanze stupefacenti ma nulla fanno in concreto per migliorare le proprie condizioni di vita. Secondo Cameron non pochi malati intascano 100 sterline alla settimana continuando a non rispettare le prescrizioni dei medici.

Insomma, per il premier inglese sarà obbligatorio mostrare i risultati ottenuti: se si prendono soldi per guarire dall'obesità sarà necessario perdere di peso, pena il ritiro del contributo statale. la riforma di Cameron potrebbe avere vita facile: anche nel Regno Unito, infatti, l'opinione pubblica è fortemente schierata contro i cosiddetti "sprechi" nel settore pubblico.

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