15 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bimbo di 6 anni scomparso vent’anni fa: arrestati i genitori. “Lo hanno ucciso loro”

Oggi, 1° maggio, Peter Kema Jr avrebbe dovuto compiere 25 anni. Il piccolo però non è mai stato ritrovato, dopo essere sparito nel nulla nel 1997. Per anni i sospetti si sono concentrati sui genitori, ma gli inquirenti non sono mai riusciti ad incastrarli. Fino ad oggi.
A cura di B. C.
15 CONDIVISIONI
Immagine

Oggi Peter Kema Jr. avrebbe compiuto 25 anni. Ne aveva appena 6 quando scomparve in circostanze misteriose un giorno del 1997. Da allora di lui non si è più saputo nulla, neanche un minimo indizio che potesse ricondurre al ritrovamento di un corpo o ai responsabili della sua sparizione. Sono passati quasi vent’anni da quel caso, ma adesso la polizia sembra non avere più dubbi: il piccolo sarebbe stato ammazzato dai suoi genitori, Peter Kema, 45 anni, e la moglie Jaylini, 46. La coppia deve rispondere di omicidio di secondo grado. E’ già stata rinchiusa in un centro di detenzione delle Hawaii. La notizia è riportata da KHON2. All’epoca della sparizione del figlio, i genitori non avvertirono subito la polizia della scomparsa di Peter: sembra che l’abbiano segnalata solo mesi dopo, in seguito alle preoccupazioni di un assistente sociale che non riusciva più a mettersi in contatto con il bambino. Secondo la versione del padre, il bimbo era stato portato a una zia, Rose Makuakane, che abitava sull'isola di Oahu. Le autorità però non riuscirono mai a rintracciare la donna o a confermare la sua esistenza. I sospetti degli inquirenti si erano sempre concentrati sui genitori, mai, però, incastrati per insufficienza di prove.

Nel 2005, Lillian Koller, ex direttore dello Human Services, pubblicò un documento choc: duemila pagine nelle quali venivano descritti gli abusi che il piccolo e i suoi fratelli avrebbero subito negli anni per mano del padre. Devalynn, il più piccolo del figli, nel 1998 poi raccontò a uno psicologo di aver visto Peter “morto in una scatola”. Parole smentite da una sorellina che affermò invece di averlo visto anche nei mesi successivi a quella circostanza. Solo negli anni successivi la bambina ricordò delle violenze del padre nei confronti di Peter, “spesso legato con catene e funi”. E così il caso venne riaperto nel 2014 e nei giorni scorsi le nuove testimonianze di alcuni familiari avrebbero portato al fermo dei genitori del piccolo. Il procuratore li ha accusati di omicidio di secondo grado. “È il giorno che stavamo aspettando da molto tempo – ha detto il procuratore di Hawaii County, Mitch Roth – Il 1° maggio sarebbe stato il 25° compleanno del piccolo Peter. È passato troppo tempo prima che venisse fatta giustizia”.

15 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views