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Beppe Grillo: “Chi vota Pd nuoce gravemente alla salute”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle attacca il Governo sui tagli alla sanità (e il PD in particolare…).
A cura di Redazione
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La proposta è chiara: una Commissione parlamentare d’inchiesta per far luce sulla corruzione nella sanità. Per articolarla, Beppe Grillo sceglie di pubblicare un nuovo durissimo post sul suo blog, con il quale attacca senza sconti il Governo ed il Partito Democratico di Matteo Renzi. Nella lettura del capo politico del Movimento 5 Stelle, infatti, dietro la richiesta del Governo alle Regioni di risparmiare per contribuire alla spesa pubblica, si anniderebbero nuovi sanguinosi tagli alla Sanità (per circa la metà dei risparmi totali). Tutto ciò risponderebbe al progetto di “distruggere la sanità pubblica”, senza mettere mano agli sprechi, alle disfunzioni e alla corruzione imperante nel settore.

Ecco come elabora il ragionamento Grillo:

La Sanità viene liquefatta. I soliti politicanti che si riempiono la bocca con parole come "diritto alla salute", quando si tratta di far quadrare i loro conti sballati, tagliano sempre i diritti dei cittadini e le spese sociali.Ora avviene sulla carne viva del nostro sistema sanitario.

Nella Legge di Stabilità il Governo ha chiesto alle Regioni a risparmiare per contribuire alla riduzione della spesa pubblica. In sostanza Palazzo Chigi ha delegato agli enti più vicini ai cittadini il lavoro sporco. Di fronte all'aut aut, il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, è partito alzando la voce, minacciando muri e barricate. Tempo un quarto d'ora e il "Chiampa" ha addolcito i toni, abbassato le orecchie e risposto "sissignore".

E così alla fine la Sanità si accollerà quasi la metà dei tagli. Per l'esattezza, ogni anno, due miliardi e 637 milioni di euro che sono la somma del mancato aumento del Fondo sanitario nazionale (2,352 miliardi) e della riduzione degli stanziamenti per l'edilizia sanitaria (285 milioni).

Una montagna di soldi, dovuti tagli di beni, servizi e dispositivi medici (1,45 miliardi), prestazioni specialistiche e riabilitazioni "inappropriate" (195 milioni). Nulla o quasi è stato fatto rispetto al "Patto della Salute", tanto sbandierato dal ministro Lorenzin. Però i soldi per le consulenze esterne le Regioni continuano a trovarli e i consiglieri non pensano per niente (esclusi quelli del M5S) ad abbassarsi i loro grassi stipendi.

Prosegue, dunque, il progetto di distruggere la sanità pubblica quando i soldi si potrebbero trovare altrove, solo se si volesse. Ad esempio (e tanto per cambiare), nella corruzione. Nel 2014 sono stati individuati sprechi per oltre 2,6 miliardi di euro e frodi ai finanziamenti pubblici e al welfare per 1,5 miliardi (Rapporto Guardia di Finanza) ma, secondo le stime dell'Ispe, la corruzione nella Sanità ci costerebbe almeno sei miliardi di euro.

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