Nuovo aumento delle sigarette: fino a 20 centesimi in più a pacchetto
Aumentano le sigarette: fino fino a 20 centesimi in più per i consumatori: è quanto contenuto nel decreto legislativo tabacchi, che il 10 luglio prossimo dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri. Il rincaro sarebbe di almeno 20 cent sulle sigarette di fascia medio-bassa e di 10 centesimi su quelle di fascia alta. Aumenta, dunque, l'accisa minima e il cambiamento comporterà un rincaro che si ripercuoterà sui consumatori e colpirà anche chi utilizza il tabacco in busta.
Aumenta il prezzo della sigaretta elettronica
Nel decreto legislativo si prevede una equiparazione della sigaretta elettronica nella tassazione con i tabacchi lavorati, con applicazione della medesima accisa prevista per le sigarette normali e "uno sconto del 40% all'imposta così determinata". Oggi, durante la discussione del dlgs nel comitato ristretto interparlamentare, i tempi di presentazione del dlgs, che in un primo momento sembravano potersi allungare, hanno subito una repentina accelerata. Il sottosegretario Giovanni Legnini con e l"ex sottosegretario Vieri Ceriani, consulente del ministro Pier Carlo Padoan, hanno illustrato a deputati e senatori del comitato l"articolato del decreto legislativo. Contraria Forza Italia che ha definito la decisione "ennesimo aumento delle tasse". Il sottosegretario all'Economia del governo guidato da Matteo Renzi, l'abruzzese Giovanni Legnini ha annunciato che dopo la nuova norma sulle sigarette e sui tabacchi lavorati si passerà a quello sui giochi con vincita in denaro: l'articolo 14 del ddl fisco ha il compito di riordinare il settore. Non è escluso che il decreto possa arrivare prima della pausa estiva.
Quanto guadagna lo Stato dalla vendita di sigarette?
I dati dell'Aams sono assolutamente chiari: se consideriamo, per le sigarette, un prezzo pari a 100 avremo, con i valori arrotondati, che il 58,5 % va versato nelle casse dell'Erario a titolo di accisa; 18 andranno, ugualmente, allo Stato per il pagamento dell'Iva; 10 ricompenseranno il rivenditore e il 13,5 costituirà dunque l'incasso per il produttore.
