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Ashya King, revocato mandato di arresto per i genitori del bimbo malato di tumore

La procura britannica intenzionata a ritirare il mandato di arresto per i due genitori che avevano portato via da un ospedale inglese il figlio malato di cancro e per questo arrestati in Spagna.
A cura di Antonio Palma
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UPDATE: I genitori del piccolo Ashya King ce l’hanno fatta. Il Crown Prosecution Service, la procura inglese, secondo quanto riferito dalla BBC, ha infatti deciso di ritirare il mandato di cattura internazionale emesso a carico del padre e della madre del piccolo di 5 anni malato di cancro. La decisone sembra sia stata presa oggi in un'udienza che si è tenuta presso l'Alta Corte britannica. A pesare sulla decisione sembra essere stato anche il giudizio del commissario capo della polizia dell'Hampshire Andy Marsh, lo stesso che aveva richiesto il mandato d'arresto. Secondo quanto è emerso sembra che il capo della polizia britannica ha sottolineato che la situazione “attuale non è giusta” in quanto “il bambino in un periodo così impegnativo della sua vita ha bisogno di assistenza medica e del sostegno familiare". La decisione della procura è stata subito accolta con favore dal Premier Cameron che su twitter  ha commentato: “E' importante che il piccolo abbia le cure e l'affetto della sua famiglia”. Poco prima fonti spagnole avevano rivelato che la procura generale spagnola sarebbe intenzionata a chiedere il rilascio della coppia arrestata proprio in Spagna.

"Fateci vedere il nostro bambino", è il disperato appello dei genitori del piccolo Ashya King, il bambino inglese di 5 anni malato di cancro portato via da un ospedale della Gran Bretagna dal padre e dalla madre  per cercare di sottoporlo ad una nuova cura della quale erano venuti a conoscenza su internet. I due infatti ora sono in stato di arresto in Spagna dove la polizia li ha bloccati per un ordine di cattura internazionale emesso dall'Interpol su richiesta delle autorità britanniche. Dopo essere stati intercettati e arrestati nel fine settimana a Malaga, nel sud della Spagna, Brett e Naghemeh King ora sono rinchiusi in carcere e non hanno nessuna possibilità di vedere il piccolo che è in cura in un ospedale di Madrid. Per loro il tribunale della  capitale spagnola ha ordinato un fermo di 72 ore in attesa che la Corte decida se accogliere la richiesta di estradizione avanzata dal Regno Unito. I genitori per bocca dei loro avvocati si dicono molto preoccupati per le condizioni di salute del piccolo Ashya che per la prima volta è solo visto che per il momento non sarebbero state autorizzate visite da parte di nessun altro soggetto appartenente alla famiglia.

L'intervento del Premier Cameron

Le autorità britanniche e gli esperti dell'ospedale di Southampton da dove il piccolo è stato portato via accusano i genitori di mettere a rischio la salute del bambino con il loro comportamento. Il direttore dell'ospedale ha fatto sapere che la cura era stata discussa con la famiglia e si è detto triste del fatto che la comunicazione con i genitori si sia interrotta e che per non si sa quale ragione "hanno perso fiducia in noi". Intanto però gli amici della coppia hanno organizzato una petizione online invitando il Premier inglese Cameron ad intervenire per aiutare la famiglia. Il Premier dal suo canto ha espresso, tramite il suo portavoce, solidarietà ai genitori di Ashya spiegando di credere che l'istinto dei genitori fosse quello "di offrire il meglio al loro figlio", aggiungendo però che ora  "la priorità è la salute del bambino ed è comprensibile che le autorità competenti si interessino a questi casi". Sul caso è intervenuto anche il vice premier britannico, Nick Clegg, spiegando che Ashya King deve essere riunito ai suoi genitori: "Vorrei vedere la famiglia riunita e dopo con tranquillità potrà essere presa una decisione sul da farsi".

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